domenica 15 novembre 2009

Sempre con me...

Era da tempo che volevo scriverle qualcosa, più che altro per farvi capire quanto lei sia importante per me. Non sto parlando di Lei (Lei di cui ho già parlato ampiamente qui, Lei di cui parlo sempre, Lei di cui parlerò...); la persona in questione è colei che porto dentro me come se fosse una di famiglia, la persona a cui voglio bene tanto quanto ne voglio ai miei genitori.
Tutto cominciò nel febbraio del 2001; era un giovedì mattina catanese, io avevo una stranissima malattia addosso e piuttosto che trovarmi a scuola mi trovavo ricoverato in una clinica dove si cercava di capire che cosa avessi; mi dicono che in mattinata devo andare a fare un controllo in ospedale, perciò insieme ad altre persone mi metto ad aspettare l'arrivo dell'ambulanza-pulmino che mi dovrà portare in ospedale; Eccolo, arriva; esco dalla clinica, aspetto che alcuni vecchietti prendano posto e mi accingo a salire quando sento una voce: "O Tony!!! Ma che fai????Cosa c'è??? che cos'hai???"...mi giro a guardare e vedo un viso che era un misto di curiosità, stupore e soprattutto preoccupazione, un viso che ero abituato a vedere tutti i giorni a scuola ma che fino a quel momento non avevo mai visto così. Rispondo "Ei ciao!!niente tutto ok, ci vediamo a scuola fra qualche giorno...", salgo sull'ambulanza-pulmino, mi siedo e comincio a guardare dal finestrino e vedo quegli occhi e quel viso ancora preoccupati...Ci ho pensato tutto il giorno, tutta la settimana che sono rimasto ricoverato in quella clinica e tutte le 2 settimane che sono rimasto a letto a casa: che ci faceva una mia compagna di classe là, e soprattutto perchè era così preoccupata per me se fino ad allora a stento ci salutavamo in classe????boh...
Torno a scuola e la prima persona che mi viene a salutare è proprio lei. Non aveva più quel viso, era visibilmente tranquilla; alla fine anche lei aveva una stranissima malattia, diversa dalla mia per cause ed effetti, ma fu proprio questo stranissimo episodio che mi fece conoscere una persona fantastica. Una bionda di cui si innamorerebbero anche i muri, ma con un cuore spaventosamente grande. Da allora il nostro rapporto d'amicizia cambiò; la nostra amicizia è andata via via crescendo sempre di più, anche se una delle mie più grandi paure era che nel momento in cui sarebbe finita la scuola tutto sarebbe pian piano scomparso. Ed invece rieccola; primi mesi di università, il periodo più brutto della mia vita; un nuovo mondo dove io non riuscivo a trovare il mio posto e in più una brutta situazione dentro, che mi stava portando a distruggermi mentalmente e fisicamente. Stavo male, anzi malissimo, ma come sempre nessuno se ne poteva accorgere perchè sono un maestro a mascherare i miei stati d'animo e i miei sentimenti. Avevo bisogno di parlarne con qualcuno, avevo bisogno di sfogarmi, di piangere. Solo lei sapeva come stavo, solo a lei stava a cuore che io stessi bene. Quel pomeriggio a parlare, seduti nella scalinata davanti casa sua è stata la svolta. E' stato come se mi avesse liberato da qualcosa, una specie di esorcismo, non so, fatto sta che non facendo chissà cosa mi ha aperto gli occhi, mi ha fatto capire che era tutta una questione di testa e soprattutto mi ha detto "ti voglio bene" . Da li ho capito che lei sarebbe stata per me una persona speciale. I suoi non sono stati consigli da semplice compagna di classe o da semplice amica, il suo volto e i suoi occhi erano esattamente come quella prima volta, quindi erano consigli che venivano dal cuore. Grazie a lei e alle sue parole ho passato quel momentaccio, e le sarò sempre grato per questo. Da quel momento mi sono affezzionato a lei, è diventata la sorella che non ho mai avuto. Non dimenticherò mai quel pomeriggio quando lei seduta davanti a me piangeva (perchè, nonostante tutto, anche lei è umana ed anche lei ha i suoi problemi); anche lei aveva bisogno di sfogarsi e allora mi è sembrato più che giusto "renderle" il favore e comunque credo che fosse giusto che mi comportassi da "fratello".
E' ovvio, avete capito che sto parlando della mia "sorellina" . L'ho già citata un paio di volte in questo blog, ma essendo la mia sorellina, merita un pezzo tutto per lei. La mia sorellina che ancora oggi mi chiede se è giusto fare in un modo o nell'altro,se è giusto accettare la nuova sfida o no, la mia sorellina che mi dice di darmi una mossa perchè la mia situazione non può durare in eterno, la mia sorellina che mi invita a cena e mi cucina le patate al forno, la mia sorellina che per me è semplicemente "sorè" , la mia sorellina che mi chiama "fratè" , la mia sorellina che fa perdere la testa ad un mare di gente, la mia sorellina che parla quel dialetto strano che mi fa morire dal ridere perchè da una così non te lo aspetteresti, la mia sorellina che non ha nemmeno una goccia di sangue simile al mio ma è pur sempre la mia sorellina...

TI VOGLIO BENE Sorè!!!!!!!!!!!!!