giovedì 31 dicembre 2015

fare il punto, come sempre.

le supernevicate tempestose di inizio anno;
il nuovo taglio di capelli;
il debutto ufficiale su un campo da calcio nel derby stravinto;
le nottate a pensare a qualcosa di inimmaginabile;
la vittoria del campionato;
le emozioni provate per la finale di Champions il 6 giugno;
i matrimoni estivi a raffica;
le 3 rose;
un numero incalcolabile di mangiate in campagna, al bar, a mare, a casa, al panificio, insomma ovunque;
il tatuaggio e le scarpe arancioni il 9 giugno;
l'addio di Tevez e Vidal;
il "regalo" la mattina del 31 Luglio;
i penultimi esami e le consuete crisi di nervi;
quei punti messi per un'inconscia libertà emotiva che inevitabilmente piano piano sbiadiscono;
la macchina fotografica nuova;
la sera del 3 settembre, e quella del 30 dicembre, e quella del 22 e del 27;
le feste, le sagre, i funghi, le eclissi, le foto;
gli amici, quelli veri e sinceri, quelli nuovi;
Non è stato solo questo il mio 2015, ma questo è quello che ho lucidamente in mente, probabilmente perchè le emozioni, forti, sono state dovute principalmente a ciò che ho scritto.
Sono cambiato su tanti aspetti di me, forse posso dire di essere cresciuto tutto d'un colpo, avevo forse solo bisogno di qualcuno che mi facesse aprire gli occhi o che mi desse certezze, o che ne so, forse semplicemente che mi sbloccasse; fatto sta che mi sento diverso da com'ero 360 giorni fa.
Questo è quanto.
Spero solo di andare avanti per questa strada, spero che sia in discesa...lo spero per me e per chi mi sta accanto, perchè fare strada in compagnia è tutta un'altra musica...


mercoledì 2 dicembre 2015

1 dicembre

Giorni come questo 1 dicembre 2015 vorrei viverne milioni!!
si è vero, sono quasi le 2 del mattino del giorno dopo, sono da poco rientrato a casa e sono stanchissimo, ma prima di chiudere gli occhi e riposare non posso non fermarmi a "rivivere" questa giornata.
Ho fatto tutto quello che dovevo fare, ho visto il sorriso e la gioia negli occhi di chi, qualche giorno fa, sembrava averli persi...venir fuori così dopo quasi 5 ore di battaglia è un sollievo per il cuore; ho giocato da infortunato e ho vinto; ho visto il sorriso nei miei occhi, e penso di essermelo meritato. Ci avevo sperato che fosse così, erano settimane che aspettavo e ieri sera tra le varie paranoie avevo già immaginato quali potessero essere le prime "parole" che avrei letto...oggi è stato tutto così come avevo sperato potesse essere, perchè per una volta la realtà dei fatti non mi ha smentito, e sono felice. perchè le prime parole che ho letto stamattina sono quelle che avevo predetto ieri sera, perchè sono riuscito a portare un sorriso laddove fino a qualche mese fa nemmeno avrei immaginato, perchè qualcuno lassù finalmente è stato con me e mi ha permesso di "regalare" un sorriso a chi da mesi me ne regala tanti.
Sono felice, è stata una bella giornata. Grazie.

venerdì 6 novembre 2015

fai tu...

ci sono delle cose, delle persone, degli animali che dimostrano di completarsi a vicenda, o comunque hanno dimostrato di poterlo fare; l'Attinia e il Paguro vivono spessissimo assieme, in simbiosi; alghe e funghi danno vita ai licheni; alghe e celenterati ai coralli; e poi ci sono Tom e Jerry, Sandra e Raimondo, Starsky e Hutch, Batman e Robin, Franco e Ciccio, Renzo e Lucia, Walker e Trivette, Cochi e Renato, Totò e Peppino, Stanlio e Ollio, Vilcoyote e Road Runner, Adamo ed Eva, Mila e Shiro, la Bella e la Bestia, Fred e Wilma, Braccio di Ferro e Olivia, Shrek e Fiona, Dante e Beatrice, Barbapapà e Barbamamma, Ulisse e Penelope, Barbie e Ken, Coppi e Bartali, Baggio e Del Piero, Carlo e Camilla, la donna e lo specchio...probabilmente ce ne saranno tanti tanti altri, chissà quanti tanti altri, ma di una cosa sono sicuro: tu e la "tristezza" non siete fatti per stare insieme, si si proprio tu, Ecco.
non potete stare insieme, semplicemente perchè lei non potrà mai completarti, assolutamente no...e viceversa, se lei si avvicinasse a te per completarsi sarebbe la sua morte, perchè tu la annienteresti.
La mia psicologa preferita qualche giorno fa mi parlava della "figura dell'ombra", praticamente una parte di noi che non accettiamo e da cui cerchiamo di difenderci sempre; probabilmente la cosa che di me io non riesco più ad accettare credo sia il Tony triste, e di conseguenza provo a combattere questo "stato" in me ed anche nelle altre persone; si sai, probabilmente la psicologa aveva ragione, credo proprio che interpreti benissimo gli insegnamenti che la han portata a fare sto mestiere...però, tornando a te, si proprio a te, non credo c'entri di riflesso sta figura; io penso proprio che il tuo non poter andare d'accordo con la tristezza sia un dato di fatto; si si, appena becco la psicologa gliene parlerò; cioè dimmi tu come può, uno che ti guarda, pensare a quella parola, come può fare???? te lo dico con tutta la sincerità di questo mondo, e con tutta la buona volontà che posso metterci non riesco ad immaginarti triste; boh, sarà quel sorriso timido e silenzioso o quella sottile autoironia...ah cazzo sai cos'è?? per sentito dire va, dicono che gli occhi siano lo specchio dell'anima, fatti due calcoli e...

martedì 1 settembre 2015

occhi Blu

Lo sapete, le cose che mi fanno impazzire sono 2: gli occhi e il sorriso. Il secondo me lo sono tatuato sul polso, così per non dimenticare cosa si prova a vederlo e come si fa; i primi, beh, credo che non riuscirò mai a porre un punto su questo argomento. Dio mi ha dato la possibilità di vederne, finalmente e dal vivo, un paio che sono la fine del mondo. Non so ancora come sia possibile concentrare "tanto tutto" in pochi centimetri, ma so per certo che tutto ciò esiste. 
Nella musica, tutti cantano gli occhi: c'è chi li definisce "disarmanti", chi "calamita e diamanti belli e impazienti", e poi c'è chi dice che "han preso il colore del cielo a furia di guardarlo". Ecco, questo penso sia, penso proprio che ci sia un pezzo di cielo lì dentro...o magari ultimamente penso c'entri anche un po il mare; si perchè non è proprio un azzurro cielo, c'è mischiato anche un po di blu marino, ed è qui la particolarità, un colore assurdo, pazzesco, spettacolare. Un colore che non credo possa esistere altrove, unico insomma. E finalmente li ho beccati; ci ho girato intorno perchè non sono riuscito mai a guardarli realmente da vicino, come se con i miei fossero due calamite girate dallo stesso polo, e il campo magnetico che creano li porta a mantenere una certa distanza, roteando ai bordi. Stavolta la calamita l'ho girata, ho semplicemente messo in funzione il cervello, l'ho lasciato andare avanti per la sua strada "da solo" e sono riuscito a vederli...e credetemi quando vi dico che è difficile trovare di meglio.
Questo è il bello della vita, queste sono le cose per cui vale veramente la pena vivere. Mai perdersi ciò che c'è di bello intorno a noi, mai.

my first tattoo

ebbene si, l'ho fatto.
Dopo quasi 3 mesi, ora che ho metabolizzato il tutto e che mi sono reso conto che farà parte di me, posso finalmente parlarne. Un'idea che è nata lo scorso inverno, un'idea che è stata un vero e proprio cambiamento di rotta dati i miei pensieri totalmente opposti fino a circa un anno fa.
Ho deciso di farlo perchè potessi portare sempre con me quella che è la mia filosofia di vita; a mezzogiorno del 9 giugno sono passato in negozio per vedere in che modo poter esaudire questo desiderio e poche ore era già tutto fatto, perchè io sono fatto così, se una cosa la voglio fortemente la faccio immediatamente.
Sto parlando del mio primo tattoo. Interno polso sinistro, un piccolo disegno, venuto fuori dall'unione di 3 lettere; un duplice significato. Le 3 lettere sono ADP, sistemate in modo da ottenere una faccia che dovrebbe essere in realtà una linguaccia, ma che osservata bene sembra un vero e proprio sorriso (A capovolta a simboleggiare la bocca, D e P a simboleggiare gli occhi) di quelli che fai a bocca aperta, di quelli che fai perchè ti stai divertendo. Ecco, se mi avete seguito e se mi conoscete, sapete quanto ci possa tenere ad un sorriso, al sorriso di chi mi sta accanto, al sorriso di chi voglio veramente bene, ed un po anche al mio. E perchè proprio questo disegno? in realtà è il marchio di Alessandro Del Piero, il mio idolo e maestro; un marchio venuto fuori direttamente dalla faccia che fece esultando ad un gol a torino contro il Real Madrid il 21\10\2008.
Insomma, diciamo che ho preso 2 piccioni con una fava, ecco.
Prossimo step???? chi lo sa...

martedì 11 agosto 2015

...che matrimonio!!!

Ci sono dei giorni, nella nostra vita, in cui emozionarsi è d'obbligo.
Ieri, 10 Agosto 2015, è stato l'esempio più lampante.
Mesi e mesi di preparativi, mesi e mesi di attesa, di snervante attesa, mesi in cui ogni piccolissimo avvenimento si presenta come un intoppo insormontabile, mesi in cui cresce il pensiero di ciò che sarà e mesi in cui quella scintilla, scoccata qualche anno fa, ormai è diventata fiamma, una fiamma che arde e che illumina tutto e tutti.
Questo è ciò che abbiamo "visto" noi da lontano, e posso fermamente affermare che questo è ciò che è stato.
Ieri è stato solo il culmine di tutto, ieri è stato il palese manifestarsi di un'immensa quantità di svariate emozioni accumulate in questi mesi.
Ieri è stato il gran giorno di due persone che sembrano essere venute al mondo per incastrarsi e completarsi.
Ricordo (come se fosse stato poco fa) quella sera d'estate, in quella panchina in piazza, in cui Lui ci diceva "cazzo, quanto mi piace, ma come glielo devo dire?"...ed ora, eccoli qui, marito e moglie...e se penso a quanto sia stato emozionante per me ieri, beh, non oso immaginare quanto lo sia stato per loro.
E' stata una FESTA, perchè questo siamo capaci di offrire e perchè questo meritavano. E' difficile esprimere certe sensazioni, ma credetemi quando vi dico che quelle provate ieri io non le avevo mai provate. Io sono uno di quelli che dà un certo valore alle parole, uno di quelli che non regala paroloni a destra e a sinistra, e sentendo le parole che sono state dette ieri, dalle persone che Me e Ce le hanno dette, beh, non posso non segnare la data di ieri come uno dei giorni più belli.
E poi loro 2...uno spettacolo, la dimostrazione del lato più bello delle storie d'amore.
Lunga vita a voi, allora , e tu Peppe, ricorda che “La vera amicizia non è schiava del tempo e dello spazio, la distanza materiale non può separarci davvero dagli amici, da tutti gli amici!”

martedì 5 maggio 2015

...la Terza Stella

Mia mamma ogni anno come oggi mi dice sempre che quella sera di 30 anni fa, la mia prima notte, c'era una luna "enorme e luminosa".
Stasera, dopo averla sentita ricordare sta storia, corro subito in terrazzo e cosa vedo??? una luna "enorme e luminosa".
Beh, se siete stati attenti lettori, nell'ultimo post ho scritto del mio volere una "seconda chance", e questo piccolo "evento" di stasera non fa che avvalorare la mia idea; certamente non mi ricordo di quella famosa sera, di quella mia prima sera, ma a giudicare dalle parole di mamma, quella di stasera sembra esserne la copia esatta, come se qualcuno lassù mi volesse dire: Tò, guarda che ti sei perso quella sera, goditelo ora dato che quella sera ancora non eri in grado di farlo". Ecco, questo intendo quando scrivo di seconda chance, o meglio "altra possibilità".
E' appena passato il giorno del mio compleanno, il giorno che da sempre, ogni anno, attendo con ansia e definisco il più bello in assoluto; quest'anno non me lo sono goduto, non ho festeggiato, non ne ho avuto voglia. E' andata così stavolta, credo che tutto dipenda da me a dal mio essere diventato particolare sotto certi aspetti, ma ormai siamo all'alba di un nuovo giorno e non mi resta che sperare subito sin dall'anno prossimo nella seconda chance. In verità, lo scorso anno mi sono privato di un festeggiamento nuovo, con persone nuove, un festeggiamento che avrei fortemente voluto, ma ho dovuto scegliere e ho scelto le persone con cui sto sempre. Quest'anno non avrei fatto la stessa scelta, non per disprezzare chi c'è sempre (e che nonostante tutto mi ha strappato più di 30 sorrisi ieri sera), avrei semplicemente scelto di recuperare ciò che mi sono perso lo scorso anno, ma non è stato questo il turno della seconda chance...
E' stato un compleanno strano, particolare, e un po triste. Diciamo che è stato la giusta conseguenza di ciò che c'è stato in me fino ad oggi (e quindi non mi potevo aspettare chissà cosa).
A volte le decisioni che prendiamo non ci fanno sorridere, è vero; più passa il tempo e più le mandiamo giù controvoglia, ma è da queste cose che aggiungiamo esperienza alla nostra vita. Ogni giorno che passa, il pensiero di star combinando una bella minchiata cresce sempre di più, ma credetemi, quando uno ha imparato a conoscere se stesso, sa quando è il momento di fare certe scelte.
Oggi non mi sono goduto appieno il primo sms d'auguri, puntualissimo e allo stesso tempo inaspettatissimo; non mi sono goduto i sorrisi dei miei, il calore di tutti i parenti, il messaggio più bello, i messaggi più inaspettati, e quelli aspettati; non mi sono goduto tutto questo come avrei dovuto; il mio sorriso, quello delle grandi occasioni (quello vero ma rarissimo in verità) non c'è stato, pazienza...
Ma una cosa me la sono goduta: quella luna enorme e luminosa, quella che coincise con questo giorno 30 anni fa, beh, questa non me la sono fatta scappare.
Grazie a chi mi ha pensato, sorridendo o no, e grazie a chi è stato responsabile di questa seconda chance.

sabato 2 maggio 2015

Pensieri & Parole mie...Ecco.

"Mi piace pensare che prima o poi tutto tornerà indietro, che prima o poi ci verrà data una seconda chance, in tutto. 
Mi piace pensare che avremo la possibilità di rimediare agli errori compiuti, di completare ciò che abbiamo lasciato incompleto, di risolvere ciò che è rimasto irrisolto, ma anche di perfezionare ciò che abbiamo ben fatto.
Torneranno i silenzi ma torneranno anche le parole, torneranno i pianti ma torneranno anche i sorrisi; tornerà quel momento in cui non hai scattato quella foto e tornerà anche quel momento in cui hai scattato quella sbagliata.
Mi piace pensare alla teoria della "seconda chance", ma anche alla terza, alla quarta, alla quinta...forse perchè in fondo la mia più grande speranza è nel lieto fine in tutto, o forse semplicemente perchè invidio la fortuna di questo albero, che pochi mesi fa era triste e spoglio, e invece ieri era esattamente come un anno fa, 2 anni fa, 4 anni fa, esattamente così.
...perchè "mai è per sempre"
Ecco."

domenica 1 marzo 2015

"Non è mai troppo tardi per realizzare un tuo sogno"

Non è mai troppo tardi per realizzare un tuo sogno.
E' proprio così; ieri, alla soglia dei 30 anni, nel bel mezzo di un periodo di merda, ecco avverarsi uno dei miei sogni...
Il calcio è la mia più grande passione: praticarlo da amatore con gli amici è stato da sempre l'unico modo per poter provare dal vivo tutte quelle situazioni reali ed emotive che ho da sempre ammirato in tv.
Da ormai diversi anni sono parte integrante della squadra del mio paese, un squadra che naviga nelle ultimissime categorie dilettantistiche; purtroppo madre natura non è stata tanto benevola nei miei confronti, diciamo che la mia vista non è proprio il massimo, e proprio per questo non sono mai riuscito ad essere nel giro di chi, in campo ci va ogni domenica;  A dire il vero all'età di 17 anni ho potuto giocare il campionato categoria Allievi con una particolare autorizzazione a portare gli occhiali, e con grande gioia ho difeso i colori della squadra del mio paese, da capitano, senza perdermi nemmeno un minuto di nessuna gara del campionato. Ma da quell'anno in poi, il mio essere "calciatore" è stato limitato alle partitelle tra amici, ai tornei amatoriali estivi, agli allenamenti con la prima squadra, (sempre munito dei miei inseparabili occhiali da vista) ma mai più gare ufficiali.
Quest'anno però, ho deciso di togliermi un'altra piccola soddisfazione: uno come me che vive a pane a calcio non può maturare col rimpianto di non aver mai difeso i colori del proprio paese in prima squadra; allora ho cercato di poter far convivere i miei problemi di vista con la mia passione, e sono riuscito a farmi fare un paio di occhiali utilizzabili in un campo di calcio in una gara ufficiale.
Ieri al minuto 80', di un derby che i ragazzi stavano conducendo per 6-0 (immaginate che goduria, chi non ama il calcio queste cose non le può capire...) il mister mi chiama e mi concede questa piccola grande soddisfazione.
Sento di essere tra i più inesperienti del gruppo, perchè a parte quell'anno, non ho mai disputato una gara ufficiale con i "grandi" , e data l'età non credo che potrò "imparare" con la stessa velocità con cui lo fanno i ragazzini di 15 anni che abbiamo inserito quest'anno; fortunatamente i piedi funzionano discretamente bene, ed è stato questo il motivo principale per cui ho cercato di forzare e di tornare ad essere "calciatore"; adesso devo "imparare" ad avere il coraggio di essere un calciatore, e questo può capirlo solo chi ha giocato gare ufficiali.
Il sogno s'è avverato...adesso spero che tutto possa avere un seguito.

martedì 24 febbraio 2015

"Eh si, doveva andare così"

Credo che per ciascuno di noi, lassù, ci sia un grande libro in cui sono scritte tutte le nostre avventure di questa
vita terrena; e credo che nel mio, il capitolo più grande, più corposo, più "pieno" porti come titolo "Eh si, doveva andare così".
Non voglio passare per uno che si piange continuamente addosso, ne tantomeno per un amante della tragedia, però, credetemi, ultimamente cose positive nella mia vita ne ho viste ben poche. E' vero anche che, come ho scritto qualche tempo fa, tendiamo sempre a parlare di ciò che è negativo e a nascondere ciò che è positivo, forse per una inconscia paura che facendolo sapere al mondo allora tutto possa andare in rovina, ma vi assicuro, che di cose buone ultimamente non ne ho vista traccia.
La cosa che so fare meglio, anche perchè la faccio da sempre del resto, è "chiudere i capitoli". Con tutta sincerità pensavo di aver smesso, e invece no, come se qualcuno lassù lo faccia per non farmi perdere l'abitudine, o semplicemente perchè in quel libro, c'è scritto che "doveva andare così". Ultimamente ho passato delle serate moralmente devastanti, in cui ho fatto una fatica terribile a restare Tony; probabilmente non ci sono riuscito del tutto, perchè qualcuno credo si sia accorto del mio non essere il solito, e anche perchè forse la scusa del mal di testa, del sonno, della stanchezza, non può reggere per ogni sera. Ci sono stati momenti in cui ho rimpianto veramente tanto di aver lasciato quella branda a circa 90km da qua, perchè lontano da qui, sarebbe stato forse il posto migliore. Anche il meteo mi ha giocato contro; piove e nevica ininterrottamente da dicembre, e diventa impossibile magari voler andare a fare un giro lontano, magari a vedere il mare... chi lo sa, mi sarebbe potuto servire.
Ho giocato una partita è l'ho persa, questo è quanto.
Ma non è stata una sconfitta come tante altre subite e superate con relativa tranquillità; è stata una brutta sconfitta, punto.
1) La sconfitta è dolorosa quando in una partita lasci incustodita la palla e te la fai soffiare senza aver la possibilità di contrastare l'avversario, perchè quella maledetta palla è truccata, e anche se l'avversario è tuo fratello, la sconfitta brucia; con il possesso palla le partite non si vincono...
2) La sconfitta è dolorosa quando arriva nel match che aspettavi di giocare da un bel po; fischia l'arbitro, cominci a studiare l'avversario, lui si difende e poi, magicamente, ruba la palla, la butta nel campo adiacente e va a giocare un'altra partita, con un altro avversario. Non esiste in nessuno sport, è vero, ma provate a immaginare che sconfitta per chi aspetta da tempo di sfidare quell'avversario e poi si ritrova da solo in campo...chissà magari non era tecnicamente all'altezza di quel match.
Io ho perso... e alla fine dei conti, ciò che ricorderò di questo inizio anno di merda è questo. So benissimo in quale dei due modi ho perso, ma certo, per come è stato tutto devastante, per non farmi mancare proprio nulla potrei aver perso in entrambi i modi...ma cambia poco, realmente.
E questa sconfitta mi ha portato "solo" una gran delusione; in primis, deluso da me stesso, perchè fare i buoni ed essere veri, in questo mondo di merda non porta mai a nulla. Per il resto non posso sparare su nessuno: che la gente ti deluda, sempre, è un dato di fatto, quindi ogni commento sarebbe superfluo.
Voglio concludere con due considerazioni sui due tipi di sconfitta: semmai la mia sconfitta sia venuta fuori nel primo modo, se mi ricapitasse di beccare da qualche parte quella "maledetta palla truccata" la calcerei con tutta la forza che ho per mandarla più "a-ffanculo" possibile (e per fare certe cose c'è sempre una prima volta);
se invece la mia sconfitta è arrivata nel secondo modo, beh, in questo caso l'avversario non dovrebbe meritarsi neanche una minima considerazione (e io questo tipo di chiusura-capitolo la so fare bene, per esperienza), anche se ci saranno sempre un paio di buoni motivi per i quali continuare a sperare che un giorno, quel match si possa rigiocare...
Se proprio bisogna fare una scelta tra le 2, allora scegliete voi; io se avessi potuto scegliere avrei preferito nessuna delle 2, ma purtroppo so quale mi è toccata... "eh si, doveva andare così".
E' stato un brutto periodo, non posso negarlo, e non posso negare che ancora non sia passato e chissà ancora per quanto ne avrò. Non mi vedrete fuori a piangermi addosso (in questo caso riesco a nascondere, a non essere "vero", ma mai ruberei il posto di attore che tanti interpretano in modo perfetto), ma vi prometto che quando il mio sorriso tornerà ad essere vero, quello si, non lo maschererò.

lunedì 16 febbraio 2015

.

“Saper mettere un punto e andare a capo è uno dei segreti di ogni storia della vita. Se lo ritardi la rovini, se l’anticipi, la bruci, e se lasci che sia l’altro a mettere il punto al posto tuo vuol dire che tu eri già uscito dalla storia. Gli addii non si annunziano, si compiono, e la loro violenza è inevitabile come quando si muore, la violenza del silenzio che segue. Gli addii camuffati da arrivederci li considero le perfidie peggiori, in realtà tagliano le gambe ad ogni possibile ritorno… Mettere un punto non è abbassare il sipario e nemmeno cambiare copione, è semplicemente interrompere la recita e uscire di scena, non finire la battuta, osare, interromperla con un punto assurdo, scontentare il pubblico, l’impresario, perfino te stesso! Perchè recitare il tuo ruolo ti piaceva… e come se ti piaceva! Ma vivere tutto “come se” è un danno, lo conosco e me lo sono procurato cento volte. Ci sono coppie immobili che per paura dell’abbandono sono avvinghiate con il filo spinato del “come se”, come se si amassero ancora…”
Jack Folla

venerdì 6 febbraio 2015

c'è chi può e chi non può, io " NON PUO' "

Fortuna o successo???
faccio fatica, tanta fatica a capire quale delle 2 possa essere. No no, non parlo di me, per carità...non sono cose mie queste.
Se proprio devo parlare di me, del Tony di adesso, la parola giusta è "rabbia".
Si, perchè vedo cose che mi fanno salire un botto di sangue al cervello, vedo cose che mi fanno stare male. Io sono uno di quelli che se le cose le deve fare, le fa giuste e per come si deve; in qualsiasi cosa mi ci butto a capofitto, a 360° e puntualmente arrivo ad un punto in cui i miei limiti (incredibilmente sempre presenti come la rata dell'affitto ogni primo del mese) mi fermano e fermano tutto. E poi? E poi vedo gente che senza il minimo sforzo ottiene quello che vuole, e anzi, hanno la fortuna (voi chiamatelo pure successo, per me è CULO, puro CULO) di avere 2 cose dello stesso valore e hanno il CULO di sceglierne una a giorni alterni senza perdere minimamente la possibilità di poter, in qualsiasi momento, usufruire dell'altra.
Questo mi fa incazzare come una iena.
Perchè io lotto come un demente per averne una, e poi puntualmente la trovo in mano a chi, ne ha già un'altra e le usa indifferentemente tutte e 2, senza che nessuna delle 2 provochi alcun tipo di ritorsione.
E' un mondo di merda, e in più la gente che ha culo (ma i bene informati dicono che è successo) è quella che ostenta difficoltà in ogni campo e prende per i fondelli gli altri. Non vado oltre perchè scriverei cose "politicamente scorrette", ma credetemi sono incazzato come una iena...spaccherei a pugni qualsiasi cosa mi passi davanti per adesso...(e col CULO che ho IO, mi spaccherei la mano...)

mercoledì 28 gennaio 2015

lenta ripresa

Oggi era un invito che non mi sarei fatto scappare, nemmeno se me l'avessero fatto degli sconosciuti.
Una serata al cinema, lontano da casa. Beh, il problema non è mai stato il posto, o buona parte della compagnìa, forse uno dei problemi era la routine...e mi sa che forse lo era per davvero.
 [foto dal web]
Non amo il cinema, non impazzisco per i film, ma stasera è stata una buona medicina; e anche quei 160 minuti di strada (80 interminabili all'andata, 80 volati via in un niente al ritorno) alla fine dei conti ci volevano.
La cosa più bella di tutta la serata però sapete cos'è stata??? partire alle 19 con il cielo copertissimo di nuvole e con un leggero nevischio e tornare dopo mezzanotte sotto un cielo limpido e strapieno di stelle. Questa è la natura, e il messaggio subliminale credo sia chiaro: qualsiasi momento brutto lascerà sempre il posto al cielo sereno. Non credo ci sia tanto altro da aggiungere...

martedì 27 gennaio 2015

Punto.

La realtà della vita è che basta aprire gli occhi e allora si può essere in grado di vedere tutto, ma proprio tutto. Apri gli occhi e vedi finalmente il muro, quel muro che pensavi fosse debole, apri gli occhi e vedi che è costruito bene, a tenuta antisismica.
Apri gli occhi e se ti concentri bene, vedi che non vale la pena sforzarti per provare ad abbatterlo per passare oltre; la tua strada è semplicemente qualche metro più in la, è un piccolo e stretto sterrato.
E allora vaffanculo al muro e al suo ostacolare il mio cammino, io vado sullo sterrato. Sono nato in campagna, mi so muovere tranquillamente su un terreno senza asfalto...e se Dio un giorno vorrà farmi mettere scarpe eleganti, da passeggio, basterà avvisare; intanto adesso indosso gli scarponi da campagna e vado...

lunedì 19 gennaio 2015

In carica: 67% ---> 100%

ci sono giorni in cui ti svegli scarico; oggi ad esempio; e non sto parlando di giorni in cui non hai voglia e\o forza di fare qualcosa o giorni in cui l'umore è pessimo. Oggi sono stato letteralmente scarico; oggi è stato come quelle 2 ore che seguono un duro allenamento; oggi è stato come quella fase di appagamento dopo che hai raggiunto un obiettivo, oggi l'ho vissuta così. E' stato come se oggi nel mio corpo non ci sia stato rilascio di adrenalina, come se tutta sia stata rilasciata ieri e il corpo ha usato la giornata di oggi per ricaricare il serbatoio. Non credo sia l'età, piuttosto credo sia un qualcosa di decisamente normale; l'unica variante è che è capitato di domenica, una domenica ricca di pioggia e grandine, di tuoni e fulmini; una situazione che non è mutata nemmeno dopo i 4 gol della mia Juve.
Suppongo sia un "calo fisiologico" come dicono i bene informati.
In realtà credo di aver speso tanto in adrenalina in questi ultimi giorni e forse il modo migliore per spenderla e non buttarla è proprio quando ti ritrovi a scambiare 2 parole con la persona giusta. Basta veramente poco, bastano veramente poche parole, e puoi svuotarti di tutta quell'adrenalina che hai; poi, a bocce ferme, consideri un po e dici "cazzo, stavolta l'ho proprio spesa bene".
Ora che sto per andare a letto, considerando ciò che è stato oggi, non sono assolutamente dispiaciuto di essere stato scarico; sfortunatamente, nessuno di noi ha in dotazione il libretto delle proprie istruzioni, però sono convinto che giornate così siano necessarie per ricaricare le pile.
E le mie pile credo finiscano di ricaricarsi nella notte, a fari spenti; è come quando mettiamo il telefono sotto carica la notte prima di andare a letto per avere la batteria carica al 100% l'indomani appena ci alziamo; ecco, io credo che oggi sia andata così; e i piccoli frammenti di batteria che appaiono e scompaiono, appaiono e scompaiono quando il telefono è sotto carica, sono esattamente come i piccoli frame di quell'incontro, che mi sono apparsi oggi di continuo, le parole, lo sguardo, l'accento...
Sto cercando di aprire una nuova finestra nella mia camera...speriamo che ci sia un bel panorama da guardare.

venerdì 2 gennaio 2015

Grazie e Buon 2015

2 Gennaio.
E' normale che se ti fermi a pensare a ciò che è stato, ti viene un po di malinconia; specialmente in questi giorni di ogni anno, gli ultimi dell'anno e i primissimi dell'anno appena cominciato. E' un qualcosa di inconscio che ti porta a fare un rapido rewind quando meno te lo aspetti, magari quando ti siedi a tavola per il cenone del 31...o magari quando ti siedi in una sedia isolata della stanza, dopo aver fatto gli auguri per il nuovo anno a chi ha aspettato la mezzanotte con te, e ti godi quei pochi sorsi di spumante. Suggestiva come cosa, forse per certi versi anche un po triste, ma tremendamente reale.
Avrei voluto scrivere questo post qualche giorno fa, ma evidentemente non sono stato pronto a farlo fino ad ora. Il mio 2014 è stato un anno particolare, bello, tranquillo, pieno zeppo di sorprese, ma sinceramente avrei preferito che la sua porzione negativa non si manifestasse nella parte finale, perchè così si trascinerà anche verso il nuovo anno. Nella foto c'è un grande collage con tutte le immagini che mi ricorderanno questo anno appena passato. Spiegarle una ad una sarebbe troppo lungo e forse troppo noioso per chi legge, a me basta che sappiate che tutte quelle facce che si vedono li sono state il mio 2014. Ci sono gli amici, i migliori; ci sono persone apparse quasi per caso e rimaste perchè lo hanno meritato, persone che ci sono da sempre e per sempre ci saranno; momenti particolari, eventi particolari, foto particolari.
Il mio GRAZIE va a chi c'è stato, a chi ha mangiato con me, a chi ha riso con me, a chi ha pianto con me, a chi ha perso qualcosa e cerca di riempire quello spazio ormai vuoto, a chi ha perso qualcosa ma in fondo spera che quel qualcosa tornerà, a chi ha messo la testa a posto, a chi è al mio fianco ogni giorno, a chi ha passeggiato con me sopra la neve, a chi ha diviso una birra o una pizza, a chi mi ha portato in giro d'estate, a chi mi ha fatto viaggiare e a chi mi ha lasciato seduto, a chi doveva farmi un favore, a chi ha voluto che ci fossi nonostante tutto, a chi mi ha fatto ridere, a chi mi ha fatto una sorpresa, ed anche a chi mi ha fatto perdere, alla mattina del 20 Luglio o alla notte del 12 Settembre, a chi mi ha fatto passare la voglia e a chi me l'ha fatta venire; a chi ha fatto 32 e a chi è caduto in basso, ma si rialzerà; a chi mi ha preso in giro, a chi mi ha voluto bene, e a chi voglio bene; a chi se n'è andato, a chi tornerà, a chi andrò a riprendere.
Che sia per tutti un anno pieno di soddisfazioni e di sorrisi!!
Buon 2015!!!