sabato 13 gennaio 2018

confusa penombra

Luci soffuse inquadrano parole a primo impatto poco intuibili pronunciate da labbra rosse come il sangue che fatica a scorrere in vene quasi chiuse, riaperte da mani paffute che ogni giorno accarezzano un sogno diventato pian piano routine e che pian piano vede scemare la sua costanza in una mente piena di fumo in cui si fa fatica a carpire i contorni della strada maestra, maestra di vita che tanto ti ha dato ma forse non tutto tra le cose che hai sempre voluto, tu che hai sempre voluto il meglio e non è mica vero che il meglio deve ancora venire perchè è li a 3 passi da quella casa dove sei cresciuto, forse troppo in fretta, forse troppo presto per ritrovarti a condividere sorrisi con pelli lisce e profumate che hanno ancora da aspettare per riempirsi delle rughe del tempo, che passa troppo in fretta se sei stato bene e che non passa mai quando decidi di tagliare, perchè tagliare fa comodo quando c'è del superfluo ma diventa un'impresa se ci sono dei solidi nodi , che prima o poi verranno al pettine, lo bloccheranno e ti faranno venire i brividi come un goal vittoria al 90°, un goal che presto arriverà ne sono certo così come son certo che lassù ancora non c'è posto per tutti e che quaggiù ci sono ancora tante cose meravigliose di cui innamorarsi è d'obbligo ma senza andare oltre, oltre i limiti, oltre i confini, oltre di noi creati a immagine e somiglianza di un'entità dicono perfetta ma imperfetti per scelta, perchè riusciamo a farci mancare sempre qualcosa per chiudere il cerchio, che non sarà dunque mai perfetto, ma avrà una forma a 3 punte, con poca fantasia e tanta sostanza e un briciolo di difesa per mantenere costante e al minimo l'andatura così che tu durante il viaggio possa riassaporare tutto il sapore e il rumore di quelle parole che si affacciano nella penombra.