giovedì 16 novembre 2017

...di notte.

In fondo è bello star fuori di notte, in inverno, un misto tra pericolo e senso di libertà; in giro puoi trovare chiunque e nessuno, chi torna a casa per andare finalmente a riposare e chi esce perchè non riesce a dormire, distributori accesi, auto parcheggiate, vuote o con i vetri appannati, cani randagi, panettieri, assassini, gatti, gufi...di notte qualsiasi musica diventa rilassante; di notte speri di recuperare ciò che di giorno hai perso, le parole, il vibrare del telefono ad ogni messaggio, la fiducia in te e in tutti gli altri; di notte continui ad aspettare ciò che di giorno non
è arrivato, le parole, il vibrare del telefono ad ogni messaggio, il pensare a qualcosa che poi forse in fondo boh...; di notte anche le tue scelte passate diventano discutibili, perchè a mente rilassata gli errori pacchiani degli altri li riconosci, ma i tuoi, beh, li vedi solo al buio, ma nonostante tutto te li perdoni, perchè se il tuo errore, quello che ti offusca la mente e ti porta ad essere fuori da ogni logica poi è anche quello che in serate particolari ti rilassa ti calma e ti riporta sulla terra, allora beh, te lo devi perdonare; la notte ti avvolge, ti culla, ti abbraccia, ti salva, perchè quando "la luce del giorno accusa, lo scuro della notte dà l'assoluzione"...