martedì 1 aprile 2014

cosa chiedere di più

Non me lo sono dimenticato, tranquilli\a
stasera potevo fare un sacco di cose, alcune decisamente belle e piacevoli, invece mi sono fermato a pensare; è vero, potrete tranquillamente dire che lo faccio spesso, per non dire sempre, però il pensiero di stasera era decisamente piacevole. Per ora sto vivendo un momento piacevole, ruota tutto intorno a questa parola mi sa, e di conseguenza sono poche le cose che mi scalfiscono...per ora...
A cosa pensavo??? pensavo e ripensavo che sono in debito, nessuna questione economica però, per carità non sia mai; sono in debito perchè molto probabilmente sono stato a corto di parole proprio nel momento in cui qualcuna andava spesa, in un momento in cui senza dubbio era giusto parlare (o scrivere) piuttosto che restare in silenzio. Però vedete, questo è stato un silenzio diverso dai miei precedenti; un silenzio dettato dalla gioia (non sono ubriaco, sono lucidissimo). Purtroppo siamo abituati male; nessuno mai parla della cose belle perchè immaginiamo che di fronte a noi ci siano persone che non aspettano altro per buttarci qualche maledizione e ribaltare la situazione; siamo troppo abituati a piagnucolare, a mettere in chiaro le delusioni, a maledire...non mi interessa, sono felice e mi va di dirlo; i motivi possono anche essere diversi, ma uno su tutti mi ha riaperto l'anima; mi sembra giusto scriverlo, perchè in fondo si ricollega tutto con quello che è stato per lungo tempo il "leitmotiv" di questo blog. Qualcuno diceva "a volte ritornano", e io aggiungerei "e lo fanno di gran carriera"; ebbene si, nonostante tutto, quel giocattolo funziona ancora, e in uno dei giorni più belli della sua vita ha voluto che ci fossi anch'io; forse il mio silenzio, più che dal pensare e ripensare è stato dovuto al fatto che non sono riuscito ancora a trovare le parole, e tutt'ora seduto qui sto avendo grossi problemi a trovarne altre. In qualche post precedente parlavo della delusione nell'aver dato 100 e non aver ricevuto quasi nulla in determinate situazioni, beh, qui io ho dato, forse 100 è anche poco, ma credetemi, quel sms, quell'invito, quella presenza, quelle lacrime, quella foto (per assurdo la foto più bella di questi miei 28 anni con me presente), quella possibilità di dire "quel giorno c'ero anch'io", valgono forse più di quanto potessi immaginare di ricevere in questa determinata situazione. E' troppo poco ma credetemi non riesco ad aggiungere altro.
Sono felice, perchè quel giocattolo mi ha reso felice come non mai.
Sono felice, perchè non potevo chiedere altro.
Sono felice, perchè ho visto negli occhi di chi sà, la felicità nel vedermi così.
I motivi di questo mio stato, come dicevo, sono diversi, ma questo è senza dubbio la causa scatenante;
però permettetemi di aggiungere un'altra piccola nota di merito: ho cominciato così "stasera potevo fare un sacco di cose, alcune decisamente belle e piacevoli"; ecco, ad esempio, come farmi una mezz'oretta di sane risate con una "mangia-caramelle" che è passata in poco tempo da piacevolissima sorpresa a presenza importante; è inevitabile che, nonostante quella pettinatura da guerriera dell'est, aggiunge positività anche lei; è inevitabile che sono felice, perchè pur incontrando tanta gente, in viaggio con me c'è solo gente squisita.
Però stasera dovevo star fermo a pensare, perchè certe cose sono talmente belle e piene di significato che riviverle pensandoci può valere qualcosa in più della cosa che più mi piace fare che è sorridere.
Ciau!!