sabato 26 maggio 2018

self-control

[n.13]
le belle serate stavano cominciando, stava finendo maggio e la sera fuori si stava già bene; mentre il paese, con la piazza ancora sottosopra per i lavori, si preparava per la prima festa religiosa pre-estiva, noi ci trovavamo a cazzeggiare come sempre al bar; una sera mentre stavamo mangiando un gelato seduti fuori, mi chiese se potessi andare con lui a fumarsi una sigaretta lontano da occhi indiscreti, e lo seguì. Mentre ci addentravamo nella villetta:
* ma tu la sai una cosa????? ah??? la sai??? o no???
al che io feci finta di mandare un messaggio e nel frattempo misi in funzione il registratore.
# cosa devo sapere??? se me lo dici magari ti rispondo...
* ma che ti devo dire...è tutto un po così per adesso; sono stanco, il ginocchio è quasi guarito, in palestra ci sto dando dentro e diciamo che così facendo l'ho sbloccato; però sono stanco, ma non fisicamente; mi sono infilato in un altra strada che sento proprio che non mi appartiene; diciamo che ci credo molto in quello che sto facendo, nel tempo che sto spendendo, però ho una visione delle cose che va oltre l'opportunismo di questi momenti, oltre le strategie di primeggiamento se si può dire, oltre le teorie del denigrare la persona per la sola voglia di primeggiare; la competizione mi piace, ma mi piace quando ti giochi le tue carte in modo pulito; quando la competizione diventa sporca io vado offline, non la concepisco e soffro come si soffre quando corri in una salita ripida; per questo sono stanco. E poi molto spesso non sono lucido, non riesco ad esserlo, e ho paura; paura perchè ho riposto molte cose dei miei recentissimi anni sulla mia lucidità, e non vorrei fare minchiate...
# cosa intendi per minchiate, scusami...
* beh, non voglio andare fuori da quelli che sono i miei canoni, da quello che è il mio stile. Ho visto, sentito e vissuto tante cose ultimamente che mi hanno fatto bruciare lo stomaco, perchè non corrispondono assolutamente al mio modo di vedere e vivere le cose, ma ho mantenuto la calma perchè, fortunatamente, la lucidità non mi è mai mancata del tutto. E poi vabbè, fortunatamente ogni tanto c'è lei che con quella stravaganza mi pulisce un po la mente. E non fare quella faccia, lo so che stai indagando, ti sembra che sono stupido??? ah??? pensi che non me ne sia accorto????
# ma io...
* ma tu cosa???lo so che vuoi capire, che sei curioso...ma te l'ho detto; non è ancora il momento di dirti tutto. Forse è troppo presto, o forse sarà sempre troppo presto, o possibilmente è e sarà sempre troppo tardi ... perchè sarà sempre tutto un azzardo, o semplicemente perchè tutti vogliamo tenerci qualcosa che sia solo nostra e non di tutti; io ti potrei raccontare la storia dell'orecchino, o la storia del portafortuna, ti potrei raccontare che sono totalmente innamorato del profilo sinistro di un viso che ancora è troppo pulito, ti potrei raccontare tante piccole storie che poi, alla fine, sono pezzi di un puzzle che quando sarà completo, sarà la soluzione a cui tu tanto stai cercando di arrivare; potrei raccontarti di tanti particolari, una miriade di particolari, ma ad oggi e non so fino a quando, non ti racconterei mai quella parte che equivale al pezzo che sta al centro del puzzle, quello, insomma, che ti fa chiudere il cerchio. Ma non perchè ci sia qualcosa da nascondere, perchè illegale o chissà cosa; è mia, e voglio che lo resti. Forse perchè è bella, e perchè le cose belle, a raccontarle, poi si perdono e perdono la loro bellezza...mi capisci???
# allora, scusami...è vero sono curioso; ma la mia, sappi che non è voglia di gossip; cerco di capire cosa ti fa così, semplicemente perchè conoscendoti abbastanza, ad oggi sono state molto poche le cose che ti hanno fatto andare spesso fuori pista come fai, ogni tanto, da qualche mese ormai.
* beh, sul "fuori pista" non saprei se darti ragione; io non credo di andare fuori pista, so che ho trovato una specie di punto debole, ma forse anche definirlo così è un po esagerato. Sai che a volte non so neanche definirla sta cosa??? Che poi nonostante sia strana e fuori le righe, è una delle poche situazioni che ho vissuto ad avere una marea di certezze; ad esempio, una delle cose certe è che non posso e non potrò andare oltre; un'altra certezza è che ci ho visto lungo, per l'ennesima volta, ma come sempre non ne ho mai fatto vanto, e tu lo sai che è sempre andata così; un' altra certezza è che è tutto merito del caso, perchè se quella sera avessi bevuto qualche bicchiere in più, o avessi mangiato qualcosa in più, o semplicemente avesse piovuto, io a quell'ora sarei stato già nel profondo dei sogni, e di ciò di cui mi sono accorto subito e a cui ho subito chiesto il motivo, magari me ne sarei accorto ore e ore dopo e tutto sarebbe passato inosservato. Però il caso gioca da sempre con me e mi ha fatto questo che definisco, ad oggi, uno dei regali più belli; un regalo che so di aver scartato, scrutato, studiato, un regalo di cui mi sono innamorato come la Ferrari telecomandata che sta sulla mia mensola, ma un regalo con cui non potrò giocare. E la mia lucidità, è il punto fondamentale anche in questo contesto; mi ripeto, non voglio uscire fuori dalle righe che contraddistinguono la mia persona, e tu lo sai che ho scelto questo stile di vita; la lucidità come difesa della mia personalità; ed è la lucidità che mi permette di non andare oltre, e in questo caso non è un limite ma una fortuna, mi capisci???
# no...
* ma porco cazzo parlo arabo???? come l'ho definito...ah si, il regalo: ecco, la lucidità è ciò che mi permette anche di non provare a giocarci; perchè ci giocherei, perchè nonostante dei caratteri che ne vieterebbero l'uso, ci giocherei; solo un pazzo o un cieco o uno senza i 5 sensi, o uno stupido non ci giocherebbe; beh, in poche parole, non ha nulla da invidiare a nessuno, ma proprio nulla; anzi, se fossi nei panni delle altre, invidierei lei, perchè ha tutto, ma proprio tutto; in così poco tempo, ha tutto ciò che si possa desiderare. Probabilmente, chiunque fosse stato al mio posto, se ne sarebbe sbattuto, della lucidità e di tutto ciò di cui uno se ne possa sbattere, ma io no. Sono andato oltre, vivo nell'oltre, e mi sento un privilegiato per questo, ma l'ultima porta non devo neanche provare ad aprirla; anzi, forse non mi ci devo proprio avvicinare, altro che aprirla...
Paradossalmente poi, facendo un po mente locale, è stato proprio in questo contesto che ho imparato ad essere lucido. Autocontrollo o self-control, chiamalo come cavolo ti pare, ma chissu è. E adesso, magari non per sua o per mia volontà, sto imparando ad essere quello che ho sempre voluto essere. Anche se quel profilo sinistro mi fa vacillare tutte le certezze che accumulo ogni volta che il caso si ricorda di me, ah quanto mi fa vacillare...
* ecco, vedi perchè voglio sapere...questo tuo essere così, che poi non so se dirti "così strano" o "così cambiato" o "così nuovo"...
# comunque, avevo voglia di dirtela qualcosa così; lo so che tu ti sei portato molto avanti con le tue indagini, lo so perchè, come tu sai, non sono uno stupido; sono un attento osservatore...ti prometto che un giorno ti farò trovare l'ultimo pezzo del puzzle, ma ancora la strada è lunga. Adesso torniamo dagli altri, cazzo mezz'ora per fumare una sigaretta??? chissà cosa pensano ahahaha...
Non ho mai avuto tanta voglia di rientrare a casa come quella sera: 40 minuti di discussione; ci ho messo tutta la notte per sbobbinarlo, mi ha detto tanto ma, allo stesso tempo, mi sono reso conto che mi manca ancora molto. Moltissimo.

martedì 15 maggio 2018

io, adesso, così

Mi sto trovando a vivere un momento di confusione bestiale.
Sono in mezzo a tanti fuochi che bruciano alla stessa temperatura ma che non sono in contrapposizione.
Sono incapace di scegliere a chi dare la giusta importanza; non che ce ne sia uno che ne meriti di più, ne tanto meno uno che ne meriti di meno, sia chiaro;
Sono fuochi che alimento io, e sono fuochi che devono necessariamente e costantemente, essere alimentati.
Vorrei avere la capacità di alimentarli bene, ciascuno nel momento esatto: non posso tralasciarne qualcuno, ma se cerco di alimentarli contemporaneamente, perdo la lucidità che dovrei avere quando devo occuparmi di ciascuno singolarmente.
E' un ragionamento forse contorto, ma a mio avviso, dietro tutte queste parole, molto semplice.
Ammesso che siano 4 fuochi, è come se dovessi dividere ogni ora in spicchi di 15 minuti, e dedicare ciascuno spicchio a ciascun fuoco.
Ho bisogno di non avere affollamento in testa: voglio semplicemente essere lucido su tutti i fronti, perchè se non sono lucido, non rendo, e posso combinare qualche fracasso; e io non voglio.
E' un momento particolare, gli eventuali fracassi farebbero tanto rumore, in me, e attorno a me; forse non ho più spazio nello stomaco per i bocconi amari, potrei non poterne ingoiare più, ma devo continuare a farlo.
In questo post sono molto serio; poco spazio alla fantasia, tutto molto molto reale.
Reale come la tensione che ho addosso;
reale come il nervosismo che ho addosso;
reale come la confusione che ho dentro;
reale come la voglia che ho di spendermi al 100% per tutti questi fuochi.
reale come la paura, enorme, di farne spegnere qualcuno.
reale come il legame che ormai sento con ognuno di essi.
reale come me quando mi fisso con qualcosa;
reale come la mia incapacità di discernere tra tutti i fuochi e alimentarli uno ad uno.
Vorrei...e devo poterLo.

giovedì 10 maggio 2018

"il caso"

[n.12]
puntualmente il sabato sera ci ritrovammo fuori, lui ovviamente spuntò dopo aver visto in tv la sua Signora, e la sua presenza rallegrò la serata. Rimanemmo oltre 2 ore seduti fuori al bar, a bere e chiacchierare di tante cose ma di politica soprattutto, si avvicinavano le comunali...devo dire che bevemmo anche molto (ma questa è tutta un'altra storia), e tutto restò nei limiti, a parte lui, che ad un certo punto, dopo aver ordinato un altro giro di bevande, scappò di corsa adducendo motivi di salute; inizialmente non mi preoccupai più di tanto, sapevo che i farmaci che prendeva per curare il ginocchio gli facevano strani effetti collaterali, ma poi rientrando a casa sul tardi notai come il suo ultimo accesso su whatsapp riportasse un orario molto molto diverso da quello in cui si era ritirato: avrei indagato, ma solo dopo qualche giorno. Si perchè nei prossimi giorni non ci saremmo visti, sarei stato in città.
E fu proprio a metà settimana che "il caso" mi diede un'altra mano, quel "caso" che è il motore trainante di tutta questa mia curiosità, semplicemente perchè sembra sempre dalla mia parte.
Quel giorno in città, a tarda mattinata dato che stavo morendo di sonno entrai in un bar per un caffè, e casualmente chi ci trovai??? la sua migliore amica!!! si, proprio lei!! era tornata giù in Sicilia per fare una sorpresa ai suoi, e aspettava che arrivasse l'orario per prendere l'autobus e rientrare a casa. La convinsi a rientrare con me, l'avrei accompagnata a casa sua dato che avevo la macchina e il suo paesino distava pochissimi km dal mio; restammo insieme a pranzo, e inevitabilmente tra un boccone e l'altro i discorsi andarono a finire sempre su quell'argomento
* maaaa, per caso di quel portachiavi nuovo te ne ha parlato???  sai non mi convince sta cosa che da un momento all'altro ha cambiato quello che aveva, sembra una cretinata ma lui ha sempre sostenuto che non lo avrebbe mai cambiato, e poi era qualcosa che lo legava alla sua signora, capisci, lui da quei colori non può prescindere, lo ha sempre fatto!! se c'è una cosa in cima alle sue priorità, quella è la Signora....e a me questo cambio non mi convince; mi ha fatto intendere che è un regalo e che lo lega a qualcosa di importante...mah, più importante di quei colori...
# mah, conoscendolo, il tuo pensiero non fa una piega. Però la sappiamo entrambi che lui ha una piccola parte che magari mostra poco e niente agli altri, quel suo lato più personale, più introspettivo se mi concedi il termine; e magari quel ciondolo è legato a qualcosa di più personale, magari gli ricorda qualcosa o qualcuno che può portare sempre con se solo in questo modo; è molto probabile che sia così...
(erano più o meno le stesse parole che lui usò con me qualche giorno prima...lei sapeva...)
* e tu sai altro su questa storia?? o hai altri particolari da raccontarmi??? dai che sei molto più informata di me...
# riguardo al ciondolo so esattamente quello che ti ho appena detto, niente di più e niente di meno; ieri sera però al telefono mi parlò di un'altra cosa...mi disse che è superindaffarato con i preparativi per le elezioni, e già di per se mi è parso assurdo perchè conoscendolo so che è uno dei pochi argomenti in cui lui non si è mai calato a fondo, mi ha detto che ha a cuore tutta la situazione che si sta creando e ha voglia di lavorare a questo progetto; e mi parlava di una strana cosa: mi disse che era andato per la prima volta in un posto e che aveva visto la cosa più bella nel posto suo naturale ma che non aveva potuto ri-sentirne l'odore perchè c'erano troppi altri odori più forti a coprirlo. Io gliel'ho detto che per me lui sta impazzendo, che deve rilassarsi un attimo e magari farsi mezza giornata a mare, dato che gli fa tanto bene; ogni tanto dice delle cose assurde...ma poi cos'è sta cosa bella, gli odori, ma che avete li???
* proprio questa mi mancava sai, ultimamente è uscito pochissimo, giustamente direi, quindi dove sarà mai andato???
# boh, era molto contento di sta storia, mi disse che "il caso"  ha voluto aiutarlo; perchè se sabato sera non avesse avuto la fortuna di esprimere la sua idea, il tempo non gli avrebbe permesso nè di vedere quello che ha visto nè di riuscire a realizzarla questa idea; era felice però, questo è sicuro.
Ma che vi ha proposto sabato sera??
* a noi??? nulla!!!!nessuno quella sera ha parlato di idee, o quantomeno di cose a breve termine. Lui addirittura ad un certo si è ritirato...
# ritirato dici???ahhh...boh vabbè...
Ecco, non si ritirò quella sera. O almeno, non andò via da noi per rientrare a casa...non lo so, una telefonata, qualcosa, boh, ma lei non me l'avrebbe detto mai...ha sondato il terreno, e se solo non le avessi detto che ci lasciò per andare a casa...mannaggia mannaggia...
* e poi?? nient'altro???
# ah si, mi ha detto che ci tornerà a vederla, o meglio, che spera che il caso lo aiuti di nuovo a tornare a vederla sempre al suo posto, anche se lui già sa che avrà una risposta positiva; ma che spera di tornarci per sentirsela dire magari non da lei. Credimi non ho proprio idea di cosa possa trattarsi.
Tutto ciò mi lasciò senza parole, e se lui lo faceva senza scopo, lei mi nascondeva tutto perchè le piaceva sicuramente fomentare questa mia sete di sapere. La discussione sull'argomento finì lì, anche perchè arrivò mio padre e non volevo parlarne di fronte a lui.
La storia si faceva molto intrigante: evidentemente lui si ritrovò da qualche parte e ritrovò proprio quella persona, e fu un incontro casuale molto probabilmente, o forse non del tutto.
E se fosse la ragazza della foto??? naaa, sabato sera in effetti era in giro pure lei, ma si ritirò molto presto rispetto a quando lui andò via...non dovrei neanche pensarle certe cose...

venerdì 4 maggio 2018

Particolari

[n.11]
di tutti questi piccoli pezzi di puzzle e in generale, di tutta questa storia, non riuscivo a capire perchè lui intendesse tutto come un qualcosa di impossibile. Era un pensiero che non mi abbandonava, e ogni giorno, ogni volta che mi si presentava mezza occasione cervo di scavare in fondo per riuscire a trovare qualcosa, per riuscire a capirci qualcosa.
Ormai era diventata una questione di principio: dovevo sapere.
Era arrivato il giorno del suo compleanno; qualche sera prima, dopo tanti mesi, eravamo riusciti ad organizzarci per giocare una partitella a calcio, così, tra amici. Lui era il più allenato, perchè ormai da mesi stava letteralmente spremendo il suo fisico, ma nonostante questo, dopo neanche 10 minuti, il solito ginocchio gli si girò, e mandò tutto a quel paese. Ginocchio gonfio, difficoltà elevate nel camminare, riposo, clausura. Nel giorno del suo compleanno decidemmo tutti di andargli a fare una visita a casa, per rallegrarlo un po. Passammo un bel pomeriggio a dire il vero, tra dolci, risate e il suo nuovo televisore ultra-tecnologico; ci fu qualcuno che mangiò più di tutti, e qualche altro che non lesinò di assaggiare tutti i liquori che suo padre mise a tavola (ma vabbè, questa è tutta un'altra storia); io, però, appena misi piede nella sua camera per iutarlo a prendere il computer per portarlo in salotto, rimasi colpito da 3 cose, 3 particolari che in lui e nella sua stanza non avevo notato, e non è che fossero passati decenni dall'ultima volta che vi ero entrato o dall'ultima volta che lo avevo visto...
Particolare numero 1: sulla scrivania, accanto al pc, le sue chiavi di casa non erano più accoppiate con lo storico portachiavi, era una maglia della sua Signora, scolorita è vero, ma non se ne separava mai...adesso erano legate ad un ciondolo di colore blu, un occhio;
Particolare numero 2: al suo polso destro 2 elastici neri; lui ha sta passione, usa al 90% elastici come bracciali, dai tempi del liceo; uno dei due lo indossava dall'estate, e lo trattava come un qualcosa di valore perchè lo levava sempre quando faceva qualcosa di "sporco"; evidentemente era un regalo, o che ne so...; l'altro, beh, non gliel'avevo mai visto prima di quel pomeriggio, ma non era nuovo, era usato; non era il suo, io sembrerò strano, ma i particolari di chi mi sta a cuore li conosco tutti.
Particolare numero 3: raccolgo i giubotti degli altri e, come consuetudine, li poso in camera sua, sul letto; dovete sapere che accanto alla mensola posta sopra il letto campeggia un quadro che contiene una quindicina di foto; è inevitabile che l'occhio ti cade quando sei lì, anche perchè nella maggior parte di quelle foto ci siamo noi amici, ed è sempre un grande piacere rivedersi nei pezzi di vita degli altri; lo sguardo stavolta si ferma al centro del quadro: una foto nuova, una foto che non avevo mai visto fino a quel momento; una foto a dire il vero molto poco recente, una foto fatta un giorno di festa e con tanta gente attorno, una foto di cui io fino a quell'attimo ne sconoscevo l'esistenza; lui e una ragazza. No, non è lei la famosa ragazza, no no. Bella si, lui lo dice da sempre che è bella, è stata sempre il soggetto preferito delle sue foto , magari in quell'occasione ha scelto di esserci pure lui dall'altra parte dell'obiettivo. A dire il vero non ho dato molto credito a questo terzo particolare, l'unica cosa che non mi convinceva molto era il fatto che lui non avesse detto a nessuno di noi di essersi fatto scattare quella foto, anche perchè di solito a fine estate ci teneva a farci vedere le foto belle che aveva scattato e quella ragazza, c'era sempre. Ma la scorsa estate, di questa foto nessuna menzione, ma la ragazza, da sola, o "a sgamo" come dice lui, c'era.
Magari ha voluto evitare che qualcuno del gruppo potesse anche solo avere l'idea di fraintendere e si è tenuto la foto per se, io so che non è uno a cui piace stare al centro dell'attenzione, figuriamoci per discorsi che non avrebbero nemmeno un senso. E infatti questo particolare l'ho tenuto per me, ma dei primi due, prima di andare via, gli chiesi spiegazioni.
* ci sono novità vedo...
# del tipo scusa?
* "sto portachiavi lo butto solo dopo che vinciamo la Champions League, quindi di sto passo starà con me a vita" queste erano le tue ultime parole famose, e invece poco fa ho visto che lo hai abbandonato...non sei di parola, non è da te...
# sai che c'è? quel ciondolo è un portafortuna, e poi è un regalo, e l'unico modo per portarlo sempre con me è legarlo alle chiavi di casa. Tutto qui.
* ok, ora non voglio fare l'offeso, ma anche io ti ho portato un piccolo portachiavi con stampato il tuo tanto amato Colosseo, ma lo vedo ancora appeso in camera e mai con te nelle tue tasche...
# eddai!!! usiamo svariati modi per portarci con noi le persone che reputiamo essere importanti; c'è chi c'è sempre fisicamente, ci sono i tatuaggi e c'è chi è presente nei pensieri ed è meglio legarli a qualcosa sti pensieri...
* e quell'altro elastico??? quanti cavolo di pensieri hai legati addosso ahahahahahahahaha
# ma quanti ne posso avere?? c'è un limite??? e poi chi ti dice che non è soltanto uno??? magari è così grande e grosso che c'è la necessità di legarlo a più cose per farlo restare con me...
* stai diventando troppo misterioso, non vorrei che hai cominciato a frequentare gente strana che ti si sta mangiando il cervello...
# ma quando mai, nessun mistero...piuttosto, sabato sera esco e festeggiamo, non posso correre, ma posso bere e mangiare ancora meglio ahahah
Nel frattempo arrivarono i suoi zii e ci salutammo così, con lui che cambia repentinamente siscorso dandomi appuntamento all'indomani sera.
I particolari e le sue parole mi riconducevano sempre a quella persona, quella stessa persona che sento molto presente nella sua vita ma di cui non riesco a tracciare i contorni; e poi c'è quell'altro particolare, quella foto...che alla fine non può essere, ma se per caso fosse????