martedì 30 aprile 2013

fermarsi al "palo"

è brutto quando ti sforzi, corri, sudi, sputi sangue e poi tutto si ferma al "palo".
A quanti sarà capitato di non riuscire a arrivare fino in fondo col risultato pieno??? io penso proprio che siamo in tanti; e credo proprio che la vita di ognuno di noi molte volte si sia fermata al palo, e molte altre volte ancora lo farà.
Vale con lo studio, quando ti sei ammazzato per giorni, settimane, mesi e poi quel fatidico giorno ti presenti li e tra le tante domande, a quella decisiva rispondi male o addirittura non rispondi proprio...
Vale con la famiglia, la sogni, te la crei, cominci a godertela ma sul più bello accade l'imponderabile (tradimenti, problemi vari...) e finisce tutto li...
Vale con gli amici o ancor di più con l'amore, quando pensi che tutto stia per andare nel verso giusto, accade quel qualcosa che fa si che in quel percorso ci sia un palo e tu sei costretto a fermarti...
Accade sempre, o meglio, può accadere sempre e la cosa strana e che, secondo me, non ci possiamo fare niente, credo proprio che sia Qualcuno che decida per noi...
Diciamo che tutte queste considerazioni scaturiscono da situazioni strettamente personali, ma date le tante storie sentite qua e la, posso tranquillamente pensare che non sono il solo ad aver colpito questo famoso palo, e questo è un piccolo sprone a non piangersi addosso...
Ma perchè stasera me ne sono uscito con questa storia???? beh, tutto è venuto fuori da una partita di calcetto: due ore di correre e sudare (con tanto di panza-frigorifero da trascinare) e una miriade di occasioni finite sul palo (quello reale)...ci riflettevo poco fa sotto la doccia, sembra la metafora di una buona parte di questi miei 27 anni, sbattere sul palo...

domenica 28 aprile 2013

giriamo pagina...ancora una volta...

...è in serate come questa che capisci che sei diventato grande. In realtà non è successo niente di che, però mi ritrovo a casa ad un orario piuttosto inusuale per essere sabato sera, dopo aver passato una serata molto normale, forse anche troppo, senza aver speso una parola per il tanto amato calcio e dopo aver parlato di voti, di elezioni, di pianti commoventi dovuti a film romantici o quantomeno sentimentali...la potrei tranquillamente definire "tipica serata alternativa", la realtà vera ed intrinseca è che ho realizzato che ho chiuso una porta che si stava aprendo, senza aver voluto vedere se al di là ci fosse un po di luce o ancora buio. Diciamo che ho lavorato di immaginazione, e ho creduto che al di la di quella porta leggermente aperta ci potesse essere qualcosa o qualcuno che mi avrebbe chiesto di esibire un "lascia-passare", e allora ho preferito chiudere anzichè avventurarmi in spiegazioni varie ed eventuali...
Probabilmente, agli occhi di chi legge è una storia un po contorta, ma fidatevi che agli occhi di chi l'ha scritta lo è senza il probabilmente...

giovedì 18 aprile 2013

input positivi

Diciamo pure che ho avuto un bel input a scrivere in questi ultimi giorni; gente di un certo livello ha raccontato il suo "essere scrittore" e per certi versi c'è qualcosa che mi appartiene; certo, non sono riuscito a scrivere qualcosa trovandomi in attesa di un aereo, o trovandomi incolonnato in qualche tangenziale o in qualche casello, o alzandomi apposta alle 4 del mattino...
Vi assicuro che, volendo, avrei potuto farlo anch'io (con le dovute proporzioni), diciamo chedò la colpa al fatto di avere raramente appresso carta e penna, motivo molto banale ma altrettanto valido...e se non mi venissero ogni tanto quei 5 minuti a sto punto questo blog sarebbe anche piuttosto vuoto...
Vi confesso che in questi ultimi 10 giorni la voglia c'è stata e anche tanta...peró ho avuto qualche remora a scrivere e pubblicare, anche in virtù del fatto che, questi input che ho avuto portavano a creazioni di rubriche periodiche con "spazi"limitati e io, conoscendomi, non riuscirei a mantenere ne la periodicitá ne tantomeno i limiti spaziali...
CE LA FARÒ???

sabato 6 aprile 2013

CIAO...

La verità è che, i saluti, gli arrivederci e gli addii non sono mai stati il mio forte...
Certo, salutare una persona con cui hai vissuto ogni giorno degli ultimi 5, 6 anni sapendo che la rivedrai ma non sai fra quanti mesi ha un suo lato molto negativo, almeno per me, più che altro per il fatto di perdere quell'abitudine, di aver una grande persona sempre a fianco, e di aver avuto ogni giorno il modo di scambiare 2 parole, seppur spesso insignificanti, a 4 occhi; però poi, riflettendoci su, il lato positivo è che saluti una persona, diciamolo chiaro e tondo, un AMICO, che va via per lavorare o per studiare e allora il saluto, seppur con il groppo in gola, riesci a mascherarlo con una risata.
Mi è successo già qualche giorno fa e credo proprio che risuccederà fra qualche settimana, e con tutta sincerità, vorrei non fosse mai successo e vorrei non succedesse mai, ma capisco che tutto questo non viene fuori da particolari piaceri o passatempi, ma bensì da esigenze...
E poi, beh, poi vedi la ragazzina (data l'età e non per altro) che saluta le sue amiche e piange, piange perchè va lontano da loro, torna a casa, lontano, piange perchè non sa se tornerà qui presto o passeranno altri anni...dovresti fregartene perchè, cazzo la ragazzina, ovvio che piange, è ancora piccola...
Però la realtà è diversa: tu con quella ragazzina ci hai parlato e dall'alto dei tuoi quasi 28 anni hai capito che persona maledettamente in gamba per quell'età hai avuto di fronte, hai capito che è ragazzina solo all'anagrafe ma davanti a te è donna, prima mentalmente e poi fisicamente...e allora, quel suo pianto, visto magari da lontano, il groppo in gola te lo fa venire, tale e quale a quello che hai provato tu qualche giorno prima.
Oggi leggevo per caso da qualche parte che chi come me ha gli occhi castani o il mio stesso segno zodiacale è un tipo che si affeziona subito alle persone: beh, premesso che io a tutte queste cazzate non ci ho mai creduto, però, cazzo, è vero. è vero, mi è bastata una settimana e io mi ci sono affezionato, e lo testimonia il mio stato nervoso di oggi e il groppo in gola alla vista di quelle lacrime.
Beh, quegli occhi azzurri e quel sorriso ad ogni incontro difficilmente me li leverò dalla testa...
e allora, se nel primo caso è bastato un sms a notte fonda con gli occhi lucidi e con 3 parole, nel secondo caso scelgo una canzone, una parola, CIAO...