venerdì 17 giugno 2011

io la penso così...voi fate come volete!!


Probabilmente come si dice dalle mie parti, starò diventando "nùtili"...ma a me, piuttosto che far divertire la gente che poi fondamentalmente ha sempre e comunque da ridire sia per quel che fai sia per come lo fai, piuttosto che far divertire persone che, pur essendo normali, con me non c'entrano niente, piuttosto che bla bla bla bla bla bla...sapete cosa mi interessa???? IO mi voglio divertire...e mi voglio divertire insieme alle persone a cui voglio bene!!!!da che mondo e mondo, se c'è un gruppo forte e coeso, non esiste nessuna legge etica o morale che spinge allo smembramento del gruppo per raggiungere una specie di equilibrio di forze e soprattutto per far divertire la gente...è come se Del Piero finisse al Cesena, Eto'o al Chievo, Ibrahimovic al Novara, Totti al Frosinone, Cassano al Bari, Milito al Catania, Marchisio all'Atalanta, Pirlo al Cagliari, Sanchez al Siena per portare all'equilibrio la Serie A e poi la coppa che conta la vincono i "forestieri"...
Ecco come la penso...stavolta niente moralismi, anzi, meglio una piccola dose di egoismo...

mercoledì 15 giugno 2011

"EXTRAÑARTE SIEMPRE, OLVIDARTE JAMAS"


-"EXTRAÑARTE SIEMPRE, OLVIDARTE JAMAS"- ecco cosa cantavano domenica 12 giugno alla Bombonera i tifosi del Boca al momento dell'ingresso in campo dei loro beniamini, parole dedicate a Martin Palermo il più grande bomber della storia Boquense che proprio quella sera calcava per l'ultima volta il mitico terreno di gioco della Bombonera...sono rimasto davanti alla tv fino a notte fonda, quasi alba, per "accompagnare" il Tìtàn nella sua ultima partita...era il minimo che potessi fare per il capitano della mia 2° squadra del cuore...
un giocatore capace di far gol immediatamente al suo rientro dopo la rottura dei legamenti in un quarto di finale della Copa Libertadores (la nostra Champions League) e per di più contro gli acerrimi rivali del River Plate...
un giocatore che fa un gol di testa da 38 metri...
un giocatore che fa un gol dalla sua metà campo...
un giocatore che fa qualificare l'Argentina ai mondiali Sud Africa 2010 entrando a fine partita e segnando il gol decisivo...
un giocatore che segna un calcio di rigore cadendo e toccando il pallone con entrambi i piedi...
un giocatore che ha segnato gol in rovesciata...
un giocatore che fa il suo gol numero 100 con il legamento crociato rotto...
un giocatore che fa 7 gol in 7 giorni (record argentino)...
un giocatore che fa un gol rischiando la decapitazione...
un giocatore che è diventato il miglio colpitore di testa secondo la FIFA...
un giocatore che si consacra a massimo goleador della storia del Boca Juniors...
un giocatore che ha il record di segnature in un torneo corto, 20 gol...
un giocatore che gioca solo 10 minuti in un mondiale e fa 1 gol, di destro pur essendo un sinistro naturale...
un giocatore capace di sbagliare 3 calci di rigore in una stessa partita...
un giocatore che è stato il miglio giocatore della coppa intercontinentale...
un giocatore che ha 8 trofei internazionali e 7 titoli nazionali...
un giocatore che in 5 minuti fa 2 gol al Real Madrid...
un giocatore che segna al River Plate sia nel suo 1° superclàsico che nell'ultimo...
GRACIAS MARTÍN PALERMO POR SER PARTE DE LA HISTORIA DE BOCA JUNIORS!!!!

mercoledì 8 giugno 2011

Alberi

Il tronco di un albero punta dritto al cielo.
Mi ha sempre affascinato l’apparente semplicità degli alberi. Li trovo estremamente complessi.
Il tronco di un albero punta dritto al cielo. E’ sicuro, non ha dubbi. Cresce solo in una direzione. Poi ad un certo punto smette e decide di preferire l’ampiezza all’altezza. Come decide questo punto, un albero? Quand’è che la certezza dell’andare sempre in una direzione, decisi e ritti, si dissolve nell’incertezza di esplorare simultaneamente più direzioni?
E per ogni ramo che scava il cielo come fa un albero a decidere quando è il momento di arrestare questa esplorazione? Come decide su quali fronde spingersi più in la, quali nutrire di più, quali abbandonare e quali dei nuovi germogli meritano anni di sapiente costruzione?
Come fa un albero a decidere su quale strada proseguire e quale abbandonare?
E poi ci sono le radici: un altro albero che non si vede. Vive nel buio, al freddo e si nutre di rifiuto. E’ grande quanto la parte che fa da casa agli eleganti uccelli. Non è meno importante.
Li osservo, così immobili eppure così esperti di strade, così inermi eppure così longevi. Li tagli in pochi minuti, anche se ci sono voluti decenni per costruirli.
E’ difficile scegliere quali strade imboccare. Molte ci costringono a tornare indietro, ma dopo metri e metri che abbiamo percorso un millimetro alla volta, come sa un albero che sceglie i suoi rami. Altre vengono spazzate via in un baleno, perché distruggere è sempre stato infinitamente più celere del costruire, come sa un albero colpito da un fulmine.
E’ difficile, ma gli alberi non sembrano curarsene.
Sarà per questo che non hanno i blog e non vengono assaliti dal desiderio di scrivere a tarda notte...