mercoledì 19 marzo 2014

ne vale la pena

Una piccola riflessione.Vi consiglio di leggerla con molta attenzione, e alla fine capirete che non serve aggiungere altro.
Una riflessione scritta su facebook da uno dei giornalisti sportivi più famosi di sky italia, un omone grande e grosso che ha un cuore ed un'anima direttamente proporzionali alla sua stazza fisica; una persona preparatissima, una persona molto molto ironica a giudicare dalla miriade di battute che costantemente pubblica sul suo profilo fb, battute che spaziano dal "suo" campo (quello sportivo) ad ogni altro campo, musica, politica, teatro, università, scienze, in poche parole uno che ne sa assai; oltre a questo molto spesso viene fuori con delle perle che mi lasciano senza parole, a testimonianza del fatto che abbiamo tutti un lato buono, basta scavare a fondo per trovarlo.
Lui è Lucio Rizzica; ecco:
"Bene, è arrivato il momento. Perchè da un pò conto molte più persone che non ci sono più di quante ne rimangano sulla mia agenda di amici e ricordi, perchè a cinquant'anni non ne posso più di interpretare un ruolo che altri mi hanno attribuito, perchè credo che sia giusto per voi tutti sapere con chi avete a che fare e scegliere liberamente se restare adeguandovi o andare senza rimpianti. Avevo già pubblicato un manifesto ieri, oggi lo rinforzo con un messaggio che viene da dentro. Tutti si muore, tutti dovremo morire. Non vale la pena scannarsi come maiali, vivere nella rabbia e condizionati dallo stress, dimenticare i rapporti umani e le individualità e l'attenzione che ognuno dovrebbe ricevere e portare agli altri. Ci siamo dimenticati come si dà valore ai sentimenti, ci siamo dimenticati come si ama o ci si lascia amare, come si accettano e si affrontano le emozioni e le sincerità che provengono dal cuore. Il cuore -al contrario- lo mettiamo sul tavolo solo quando perdiamo qualcuno, quando vogliamo derubare qualcuno facendo leva sui suoi sentimenti, quando è il mezzo più efficace per ottenere qualcosa da qualcuno toccandolo nel profondo. Il cuore in realtà è altro. E' rimettere al centro della vita l'onestà, la lealtà, il rispetto, l'amicizia, il rapporto umano, la comprensione, il confronto, il dialogo e l'amore. Tornare a imparare ad amare. A lasciarsi travolgere dall'amore. A dire 'ti amo' senza vergogna anche quando non servirà a nulla, ad accettare un 'ti amo' senza paure anche quando non si potrà ricambiare. Prima che sia troppo tardi, prima che il rimpianto di non aver colto l'attimo avveleni la nostra anima. Prima che il rimorso di aver perso un'occasione per amare o farsi amare mandi in cancrena la nostra sensibilità. Dire la verità e saperla accettare, uscire dagli stereotipi e rivendicare le unicità, rigettare il mondo fatuo dell'immagine e ridare importanza ai contenuti. Sfuggire le freddezze e le indifferenze. E restituire dignità agli esseri umani, a noi tutti. Imparare dagli errori, fare autocritica, non avere pregiudizi, cercare sempre un sentiero di pace e di buon senso, cancellare i protagonismi e gli egoismi, tendere una mano ai deboli e agli umili e tornare ad essere umili per primi noi stessi. Dare e meritare fiducia. Provare nel nostro piccolo a cambiare questo mondo assurdo e disumano. Perlomeno rifiutare di esserne complici e carnefici. Per me questi sono giorni (specie queste ultime ore) di severissima autoanalisi. Buona riflessione anche a voi, se vi va..."

Nessun commento:

Posta un commento