martedì 26 giugno 2018

il sogno della bambina

[n.16]
Stava finendo giugno e l'estate ci stava prendendo in giro un po a tutti al paesino: pioveva molto spesso, le temperature non si alzavano più, ogni tanto faceva capolino pure la nebbia, come se fosse un novembre qualsiasi, e come se non bastasse c'era poca gente fuori anche perchè la piazza era tutta sottosopra per via dei lavori che erano bloccati ormai da settimane. C'era chi già progettava qualche giorno di vacanza e, chi già aveva tutto organizzato e poi c'eravamo noi che, al nostro solito, avevamo qualche idea ma eravamo consapevoli del fatto che ci saremmo decisi proprio qualche giorno prima di partire. In mezzo a tutto ciò, io avevo perso un po di quella foga che mi portava ad indagare su di lui e sulla sua ipotetica storia; erano già un bel po di giorni che non vedevo cose strane in lui, nessun movimento strano, poco uso del telefono, nessuna sparizione, e a pensarci bene era già da molti giorni prima che ricevessi quel suo messaggio in piena notte che lui mi sembrava normale; era sempre in mezzo a noi, e poi lo accompagnavamo sempre noi a casa la notte: semmai ci fosse stata qualcosa, era già finito tutto??
Dieci giorni dopo quel messaggio, dopo aver fatto questa riflessione che mi accese un po di fuoco, sfruttando l'ennesima serata piovosa e piuttosto fresca, lo invitai a farsi un giro in macchina. Parlavamo di diverse cose, di una ipotetica vacanza, dei lavori in piazza, del torneo di calcetto imminente e lui mostrò la prima crepa: gli bruciava non poter giocare, era la cosa che più amava fare ed era costretto a non giocare per via del ginocchio malandato che, purtroppo per lui, aveva curato non proprio bene e ancora gli dava diversi fastidi, nonostante andasse sempre in palestra e andasse pure a correre per le strade del paese...vedevo una certa tristezza nei suoi occhi, e sinceramente ebbi anche un po paura a chiedergli della famosa storia, perchè se fosse successa qualcosa magari la sua tristezza sarebbe potuta aumentare; ma gli chiesi lo stesso:
* e per il resto??? di quella famosa storia che mi dici??? la mia curiosità aspetta altre novità, mi hai lasciato ad un punto quasi morto...
# mmmm ma che ti devo dire...ho in mente una cosa; sai che mi piace scrivere, ho in mente di scrivere qualcosa, un racconto, una storia, ancora non so definirla bene; una storia divisa in 27 capitoli, in cui racconto tutto quello che ho vissuto, e che spero ancora avrò la fortuna di vivere. A lavoro finito, ve ne darò una a ciascuno di voi, così potrete forse capire, semmai avete avuto tutti qualche strana sensazione su di me. Il titolo sarà tipo "le 27 parti del mio gioiello" o una cosa del genere comunque, perchè 27 è il mio numero e il gioiello, beh, anche se non è e non sarà mio, fa parte di questa fase della mia vita, quindi lo definisco mio. Sappi che sono già a buon punto, ho già scritto molte cose...
* quando me le farai leggere??? sono curioso...ovviamente...
# qualche sera di queste ti farò leggere qualcosa; anzi, ne ho uno salvato qui sul telefono; te lo leggo adesso. L'ho scritto più di una settimana fa; è un pensiero molto piccolo ma credimi, l'ho fatto con molto cuore; purtroppo però è stato come fare un gol ma perdere la partita 2 a 1, ma nonostante questo ci tengo; perchè un racconto, una storia, è fatto di momenti, belli o brutti, vincenti o meno, ma momenti che ti restano ugualmente dentro, e ti formano a 360°. L'unico problema di questo piccolo pezzo è che non so come inserirlo all'interno di un capitolo; è più un messaggio, e devo cercare di capire come contestualizzarlo e legarlo all'interno di un discorso che possa rendere ampio il capitolo. Ascolta:
< Sali lentamente ma con decisione. Quando le energie sembrano esaurite ripensi a tutti quelli che hanno detto «non ci riuscirai, mai»,«non fa per te, lascia perdere» e a loro dedichi un nuovo passo in avanti. Forse non saprò mai il perchè di questa scelta. Forse non mi è poi tanto chiaro quale potrebbe essere il tuo posto, solo che sarà tuo. Non è chiaro cosa ci sia alla meta, solo che è lassù che devi arrivare.
La tua guerra di conquista non si muove sul filo della spada o a cavalcioni su un proiettile, ma dietro sorrisi titubanti, ciascuno di loro apre la possibilità di una resa, solo per ricordarti che non succederà.
Ma a salire con decisione è sempre quella bambina che ha guardato la montagna la prima volta senza sapere perché desidera far sua la vetta. Il tuo vestito da bambina è ormai logoro, le tue scarpe consumate, solo il sorriso è rimasto lo stesso. In questa guerra sei esattamente un frullato di opposti che nutri e custodisci come una leonessa fa con i suoi cuccioli. La tua è un’avanzata e una fuga, un capriccio e un amore, un desiderio effimero e il sogno di una vita.
Ovunque tu arriverai, il mio augurio è che tu possa scoprirti seme, affondare radici profondamente e fiorire, blu e grigia o arancione, ad ogni primavera della vita mettendo nei tuoi colori la stessa intensità della tua determinazione.
E da qualche parte, ci sarà sempre un improvvisato pseudo-scrittore che scriverà di te e del tuo bellissimo essere e non essere bambina...>
Hai visto?? è troppo piccolo, però voglio che compaia all'interno della storia. E' una specie di augurio e allo stesso tempo è una descrizione di cos' è la persona a cui è dedicato...che ne pensi??
* non sembra male dai; però se non so come hai impostato il resto, non posso provare ad aiutarti...
# lo so lo so... lo so che i tuoi studi mi serviranno a prodotto finito...intanto butto giù le parole, e poi quando sarà ora di legare tutto, sarai la mia prima scelta, promesso.
* ma perchè ci sei legato a questo nello specifico???
# beh non solo a questo ovviamente; ci sono alcuni pezzi legati ad accessori d'abbigliamento, altri legati al caso...comunque la verità è che sono legato a tutto ciò che in questo momento sto scrivendo; perchè adesso più che mai sto mettendo su carta le mie emozioni, positive e negative, legate a lei e legate a me e a tutto ciò che mi si muove accanto. Come un calciatore che tra i 28 e i 32 anni è nel pieno della forma, io sento di esserlo adesso in questo campo. E il merito è della mia fantasia che è molto prolifica devo dire ultimamente, dell'ondata di ottimismo dal mondo esterno che mi ha travolto da quando ho cominciato a trasformare questa idea in realtà, e poi è un po anche merito suo; spesso mi da spunti anche senza muovere un dito, spesso lo fa con un semplice sguardo o un mezzo sorriso, e spesso anche con le sue assenze. Ti confesso che ultimamente la sua presenza mi manca, forse anche molto più di un po...ma molto spesso quando c'è di mezzo il futuro, certe assenze sono più che giustificate, accettate e forse anche necessarie. Diciamo che il racconto continua e continuerà, ma certo è che se quel profumo torna a ricaricare un po le pile, male non farà. In ogni caso, ti prometto che qualche altra anteprima te la darò. Ora però accompagnami a casa che domani devo alzarmi presto che ho un sacco di cose da fare e forse domani 24 ore non mi basteranno,,,ma questa è tutta un'altra storia...
# obbedisco...e vedi che non dimentico.
Confesso che questa idea di scrivere una storia mi piace; e un po lo invidio, perchè ha un argomento su cui impostarla, reale o fantasioso che sia. Certo è che mi piacerebbe sapere prima della fine del libro chi è questa qua, che ha questo sogno e che ha lo stesso sorriso di quando era bambina.
Chissà se domani quando mi sveglio la mia curiosità sarà tornata ai livelli di qualche settimana fa...

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