martedì 29 settembre 2009

Piangere e ridere, e poi ancora e ancora...

Giorni strani. E' proprio così. Ultimamente non riesco a mantenere lo stesso stato d'animo per un'intera giornata; non è che ci sia mai riuscito, ma in quest'ultima settimana, sotto questo aspetto, sto superando i miei limiti. Una settimana molto travagliata quella appena passata. I primi giorni li ho vissuti con molta gioia, perchè mi sono capitate due serate piuttosto piacevoli; due serate in cui ho conosciuto meglio due persone che non conoscevo, attraverso chiacchiere e racconti di esperienze passate. Non le conoscevo, e probabilmente a causa di quella "strana" mentalità ceramese secondo cui si giudica la gente senza conoscerla, le avevo catalogate come probabili "non amici" e non le avevo calcolate più di tanto. Fortunatamente (per me) da quest'inverno ho cominciato ad aprire gli occhi, ho cominciato ad assumere una mia personalità, e frequentando questi due amici adesso li posso veramente catalogare come tali. Ma la gioia di aver passato con loro due piacevolissime serate è subito stata rimpiazzata da una rilevante dose di tristezza, in quanto a metà settimana ci hanno salutati e sono andati via dal mio piccolo Cerami, per cercare di crearsi una propria carriera o comunque una propria vita lontano da qui. Venerdì sera, poi, ho finalmente trovato la risposta ad un dubbio che mi attanagliava da un paio di settimane a questa parte. Preferisco non dire di cosa si tratta, perchè certe cose è meglio che le sappia solo io, posso solo dirvi che c'è di mezzo Lei. Per carità, niente di chè, niente di eccezionale e niente di brutto, ma adesso su certe discussioni posso andarci più tranquillo...E comunque, quella sera ero veramente felice: più di un'ora a girare in macchina e più giravo più ero felice, perchè parlavo con chi, per l'ennesima volta (e forse anche la più importante) mi ha dimostrato di essere un grande e perchè in mezzo alle nostre chiacchiere e ai nostri discorsi c'era la cosa che mi sta più a cuore...felicità, gioia, che si bloccano in un attimo appena vedo la tristezza mista a disperazione e sconforto negli occhi di colui che ho ribattezzato il "mio fratellone" perchè mi sta sempre accanto...e inevitabilmente, la gioia di pochi minuti prima svanisce soffocata dalla sua tristezza...adesso nuovamente gioia perchè forse si parte con quella che per me è una nuovissima esperienza mentre per gli altri miei amici è semplicemente routine, il calcio. E comunque non credo durerà molto questa gioia...
Boh, è un periodo strano. Curiosando su Facebook ultimamente, mi sono reso conto che non è solo un mio problema. E' tipo una mini-influenza che sta contaggiando più o meno tutti e non so se posso ritenerlo positivo o meno. Fatto si stà che è strano: non ti puoi godere un attimo di gioia che già devi fare i conti con qualche avversità, e fortunatamente vale anche il contrario, se no non sarei qui a parlare di periodo strano ma di periodo nerissimo.
Sicuramente, almeno per me, durerà ancora, perchè nel mezzo c'è anche Lei. La gioia che mi da vederla di sfuggita in macchina, la gioia di ricevere tutta una serie di sms, la gioia di vederla fuori, una mattina, mentre va a fare la spesa da sola, o mentre va dal dottore, quella mattina che fuori non c'è nessuno e nonostante devo studiare io esco perchè SO che Lei è fuori...belle sensazioni,bei momenti, in cui ringrazio Dio per avermi dato la possibilità di godermeli; momenti, appunto; la tristezza sta proprio qui: sono solo dei momenti, che vengono subito rimpiazzati dalla tristezza e dalla rabbia, perchè mi rendo conto che non posso stare accanto a Lei, perchè per qualsiasi bisogno so di non poterLa aiutare, so di non poterLe offrire la mia spalla se si vuole sfogare, so di non poterLe asciugare le lacrime se dovesse piangere, perchè so che non posso stringerLe la mano per trasmetterLe il mio appoggio o il mio sotegno, so che non posso darLe la famosissima pacca sulla spalla, perchè so che non posso sentirLa parlare, non posso vederLa quando mangia o magari quando sta dietro un vetro a pensare, non posso accarezzarLa, non posso toccarLe i capelli, non posso sentire il suo profumo...non so come scrivere un sospiro, ma sappiate che dopo aver scritto o letto tutto questo, un sospiro ci sta...
Ecco come sto io in questo periodo. Chi mi vede, non capisce tutto questo, perchè mi vede sempre sorridente, quando in realtà il sorriso ci può stare solo per un paio d'ore. Come disse qualcuno "a volte scriviamo ciò che non riusciamo a dire", beh, io ne sono l'esempio.
E quindi, amici miei, se anche voi avete questi sbalzi d'umore, sappiate che vi trovate in ottima compagnia. Ricordatevi che posso essere il vostro confidente in qualsiasi momento, e qualsiasi cosa volete dire, fatelo pure.
A presto!!!!!!!!!

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