lunedì 26 marzo 2018

imbambolato

[n.6]
qualche giorno dopo, mentre cercavo di organizzare questa "sorpresa", lui mi chiese se fossi stato disponibile a fargli compagnia in uno dei suoi innumerevoli viaggi in città; fu molto persuasivo in realtà, diciamo che acquistò il mio "si" dicendomi che ci saremmo sbrigati subito e che saremmo andati a mangiare qualcosa al centro commerciale restandoci poi per fare un po di shopping nel pomeriggio. Un paio di giorni dopo, andammo, e fu di parola: a mezzogiorno eravamo già nel parcheggio del centro commerciale, e sinceramente non vedevo l'ora di un bel piatto al "Old Wild West". Ma perchè vi racconto di questa giornata?? in pratica, dopo aver pranzato, le nostre vie dello shopping si sono separate: io cercavo qualche camicia e qualche pantalone, lui cercava roba sportiva, come di consuetudine; prima di entrare in un altro negozio, lo vidi seduto su una di quelle panchine che si trovano nei vari corridoi; mi disse " vai tranquillo, ti aspetto qui seduto".
Nel frattempo trovai diversi pezzi molto interessanti e mi misi in fila per entrare nei camerini a provarli; la fila era abbastanza lunga, e mi sentivo un po in colpa a farlo aspettare un bel po la fuori; Chiesi gentilmente ai due che mi stavano davanti e dietro se mi conservassero un attimo il posto nella fila e i pezzi, il tempo di andare ad avvisare il mio "autista" (ci sta che uno fa il pezzo grosso ogni tanto) che avrei perso una decina di minuti in più, e mi avviai fuori dal negozio; non era più lì dove l'avevo lasciato, pensai di averlo perso, ma lo trovai nella panchina accanto, rivolto dalla parte opposta rispetto a com'era seduto poco prima; lo chiamai più volte, ma non mi sentì; mi avvicinai e mi sedetti accanto a lui. Era completamente imbambolato, guardava dentro quel negozio di fronte, un negozio decisamente da donna, e non si accorse assolutamente della mia presenza; io non dissi nulla, ma cercai di capire cose stesse guardando: in quel negozio, oltre alle commesse, c'erano solo 2 ragazze; confesso che non sono riuscito a vederle in volto per tutto il tempo che sono state la dentro; una era mora e sembrava quella meno interessata a comprare, era più l'amica che consiglia, stava ferma e non sono riuscito ad inquadrarla bene perchè per metà la visuale era coperta; l'altra invece era quella che si dava da fare, girava e cercava; aveva un colore di capelli più chiaro, un castano molto chiaro che a volte i riflessi di luce mandavano sull'arancione; un giubottino di pelle nero, aperto su una magliettina bianca, un elastico nero al polso sinistro, un paio di pantaloni scuri, caviglie leggermente scoperte e un paio di Stan Smith bianche ai piedi; faceva avanti e indietro senza separarsi da quella borsa beige (credo fosse una Michael Kors ma non vorrei dire qualche fesseria) con un vistoso sciarpone scuro poggiato sopra. Guardavo sta ragazza e guardavo lui accanto a me; la seguiva con gli occhi, come una calamita.
Pensai che finalmente avevo risolto il rebus, e a questo punto non potevo allontanarmi, ormai dovevo vedere come si concludeva sta faccenda. Mi alzai da quella panchina e mi spostai più indietro, ma a lui in quel momento non lo avrebbe distratto nemmeno un tornado. Furono i 15 minuti più lunghi della mia vita, in silenzio, in attesa. Quando finalmente le 2 escono dal negozio, tutto ciò a cui avevo pensato in quei 15 minuti andò in fumo: tra le due ragazze, molto belle entrambe, e lui non ci fu nessun contatto, nessun saluto, nessuno scambio di sguardi, e anzi a momento della loro uscita lui abbassò la testa e si portò le mani tra i capelli poggiando i gomiti sulle gambe e poco dopo la rialzò e aveva uno strano sorrisino. In tutto ciò, persi il mio posto nella fila, persi i pezzi che avevo lasciato a quei 2 e in totale credo di aver perso anche di credibilità da chi mi aveva sentito parlare quando eravamo in fila nei camerini. Uscì e lo trovai dove lo avevo lasciato la prima volta, "al solito, come le devi comprare le cose se stai 5 minuti soltanto?? un po di tempo devi perderlo a cercarle le cose, mica ti cadono dal cielo..." cose da pazzi: come se fossero passati solo 5 minuti, e per di più pure la presa per i fondelli...
Prima di rientrare al paese, ritornammo di nuovo in città a prendere un amico che studia la e che ci aveva chiesto un passaggio per tornare a casa, quindi in macchina eravamo in 3 adesso e non me la sentìì di chiedere qualcosa; fu lui a fare un piccolo accenno, e non fece altro che aumentare la mia curiosità: "sai ogni volta che vengo in città incontro sempre sempre qualche paesano, credimi, sempre; oggi invece non è successo, c'è stato un attimo in cui pensavo che anche stavolta succedesse, pensavo addirittura fossero 2 in un colpo solo, 2 inattese ma forse le uniche 2 persone che avrei voluto vedere, ma è stato solo un falso allarme...ma comunque...stasera film??? " e riprendemmo a discutere di altro...
Anche quel giorno credo di essermi avvicinato a qualcosa, una di quelle due ragazze doveva avere qualche particolare simile a questa fantomatica ragazza che lo tiene in scacco, per questo appena arrivato a casa mi sono segnato tutto ciò che le avevo visto addosso, come un promemoria, ma sarà molto difficile riuscire a trovarla così; diciamo che sono ancora in alto mare, con un piccolo sostegno che galleggia e a cui mi posso appigliare, ma pur sempre in alto mare...

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