domenica 15 luglio 2018

"Tak"

[n.20]
Il giorno dopo rilessi quel pezzo un sacco di volte ma ancora oggi, a distanza di diversi giorni, non sono riuscito a contestualizzare gli eventi, se non il famoso giorno del matrimonio, il giorno da cui, come dice lui, cominciò tutto. Ma tutto ciò mi ha fatto tornare quella curiosità quasi maniacale, ossessiva e compulsiva. Nelle sere successive lo osservai anche più del dovuto, cercai di scrutarne ogni piccola deformazione umorale, ma non riuscì a carpire altro. Venerdì sera uscì tardi e a sorpresa, non lo vidi in giro, e cominciai ad avere i rimorsi di coscienza: invece di stare a casa a leggere dopo cena, sarei dovuto uscire presto; il libro mi avrebbe atteso prima di andare a letto. Cercai notizie dagli altri ma nessuno sapeva; la macchina non era sotto casa: chissà dov'era. 
La mia serata andò via così, con un occhio alla strada nell'attesa di vederlo passare e un occhio alle persone che vedevo in giro, cercando di capire chi potesse mancare oltre lui. Il fatto è che non mancava nessuno, dai bambini, ai ragazzini, ai ragazzi agli adulti; nessuno mancava; i soliti, eravamo tutti lì, come sempre.
Alle 2 e mezzo, così dal nulla, si materializzò. Scese dalla macchina, con mezza zoppìa e con la sigaretta in bocca, come se il suo seguire Tommaso Paradiso lo avesse completamente reso un adulatore integerrimo. Aveva un'aria strana, tra il sorpreso, lo stanco e il sorridente. Salutò tutti, pacche sulle spalle e carezze e si inserì subito nei discorsi che stavamo facendo. Mangiò il classico pacco di "rustiche", per lui ormai routine ad una certa ora della notte, e si venne a sedere accanto a me.
* sono stanco ma non mi voglio ritirare; a casa fa caldo, e poi so di certo che non dormirei...
"che hai fatto stasera??" dissi; lui mi prese il braccio, e zoppo per com'era mi trascinò qualche metro più in la
* non vedevo una persona da tempo, e per certi versi ne avevo anche bisogno. Ho passato una bellissima serata, di quelle che fa caldo e cerchi di sentirne di più, di quelle che la risata è solo uno dei contorni, di quelle che quando poi ci ripensi dici "ne è valsa la pena". Però poi due parole e la voglia di sentire quello stesso odore che ti frulla in testa nonostante sei immerso in altri odori e sono scappato. Stasera quell'odore era diverso, nel senso che era più forte forse, insomma si sentiva di più; probabilmente i miei sensi erano più sviluppati, captavano di più, non erano sazi. Era più rilassante del solito e contemporaneamente faceva tremare i muri; il "tak" delle spalline mi rimbomba ancora in testa, come quello sguardo, su richiesta, poco prima della chiusura dell'incontro; come il suo incedere col rumore dei sandali che ancora vedo e sento se guardo lo specchietto retrovisore. Il mio diavoletto, quello di cui parlo in quel pezzo che ti ho fatto leggere, aveva stravinto stasera, e pretendeva di continuare a farlo perchè forse si sentiva sicuro; ho faticato per batterlo; 5 camicie, non 7, ma ce l'ho fatta. A volte certe cose, certi sguardi, certi gesti, certe parole, certi odori, sembra come riscoprirli da zero; ma sono sempre quelli; a volte ciò che vedi e senti in 5 minuti, anche se è già sentito e già visto, ti resta più di tutto ciò che c'è stato. Stasera sono stato io cielo e terra, o sole e luna, e adesso, a quest'ora, a bocce ferme, ti dico che di stasera, preferisco l'odore del gioiello che il sapore della cena.
Volevo dirlo a qualcuno, e chi meglio di te...adesso vado, metto un po di ghiaccio al ginocchio se no poi faccio tardissimo; domani vado a mare con peppe, se non dovessimo vederci, ti dico già da ora vieni lunedì pomeriggio, guardiamo la presentazione di Cristiano alla Juve in tv e così ti faccio leggere qualche altro pezzo che ho scritto. Saluto gli altri e vado. Ciao!!
Salutò con molta tranquillità, come se realmente passasse da sole a luna in un amen, e andò a casa. Credo di capire a cosa si riferisse con cena e gioiello: quest'ultimo, il mio grande dilemma; la cena, beh, un tempo erano abbuffate che lo rendevano felice, adesso avrà sicuramente cambiato dieta...o gusti...

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